Gli investigatori dei carabinieri di Roma nord, dove è stata formalizzata la denuncia, lo scorso mercoledì sono andati a bussare alla porta della scuola di vela, nella sede marittima del Circolo sulla Riviera Zanardelli che resta estraneo alla vicenda.
Si indaga per violenza sessuale (a carico di ignoti) e le forze dell’ordine hanno acquisito i video della notte del 13 luglio, quando si sarebbe consumata la violenza.
Secondo la denuncia l’abuso sessuale è avvenuto nella casa al mare del 23enne, a Lavinio. Qui l’istruttore, alle due del mattino della notte tra venerdì e sabato, avrebbe portato la quindicenne e un altro minorenne.
Il ragazzo, frequentando gli allievi fuori dal circolo, ha violato la regola che impedisce agli insegnanti di fare uscire di notte gli allievi minorenni che dormono nella foresteria. Motivo per cui è stato sospeso in via cautelativa dal suo incarico. In una nota interna il Circolo chiede ai soci “massima riservatezza sull’argomento”.
La 15enne ha raccontato ai carabinieri che il Maestro di vela e un altro 15enne sono andati nell’appartamento dell’istruttore. I tre hanno bevuto, poi il minorenne si è addormento e il Maestro e la quindicenne hanno un rapporto che per la ragazza non è consensuale. La giovane aspetta che l’amico si svegli per dare l’allarme.
Quando il minorenne dopo un’ora le chiede dov’è il bagno, lei gli sussurra all’orecchio: “Sono stata violentata”. Il ragazzo capisce che deve portarla fuori dall’appartamento e così, con una scusa, salutano il Maestro e tornano nella sede del Tevere Remo sulla Riviera ad Anzio.
La ragazza sotto choc confessa ad altri allievi l’abuso, poi prende un gesso e scrive su una lavagna all’interno della foresteria del Circolo ciò che ha subito. Il mattino seguente è in pronto soccorso per una visita a cui segue la denuncia. È la prima volta che il circolo viene coinvolto in un fatto del genere.
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