L’assessore alla Mobilità del Comune di Roma Eugenio Patané ha annunciato infatti che per la realizzazione di questo nuovo tratto di metropolitana sono pervenute ben 5 offerte “da parte dei più grandi player europei del settore di progettazione del trasporto rapido di massa”.
Si entra dunque ora nella fase esecutiva.
Metro A: due fermate in più dopo Battistini
Il nuovo tratto della metro ‘rossa’ capitolina congiungerà l’attuale capolinea Battistini alla zona di Torrevecchia-Montespaccato. Sono due le nuove stazioni metropolitane sotterranee previste.
La prima fermata sarà denominata “Bembo” e verrà realizzata nella zona sud di Primavalle. La stazione metro nascerà interrata, sotto l’area perimetrata da via Pietro Bembo, via Giovanni X e via Pasquale II.
La seconda fermata raggiunge la parte nord del quartiere di Montespaccato. La stazione sarà costruita sotto un terreno all’intersezione tra via Fratel Giuseppe Lazzaro e via Piolti de’ Bianchi.
La fermata sarà chiamata “Torrevecchia“, perché dista poche decine di metri dall’incrocio tra via di Torrevecchia e via di Boccea.
In entrambe le stazioni verranno create aree di parcheggio di scambio. A Bembo l’area parcheggio conterrà 450 posti auto, a Torrevecchia si arriva fino a 2.100 posti auto.
Nell’area Bembo attualmente c’è un’area verde attrezzata e il mercato Primavalle II. Bisognerà capire che fine faranno queste due realtà.
Torrevecchia sarà il nuovo capolinea ed avrà quindi un deposito lungo 270 metri dotato di 6 binari di ricovero, realizzato tra paratie.
I lavori di scavo
La nuova appendice-nord della Metro A ha un tracciato lungo 2 chilometri esatti. Verrà scavata una galleria di 10 metri di diametro.
L’importo dei lavori previsto è di 376.500.000 di euro. Il tempo per completare i lavori è tra i 4 e i 5 anni. Il metodo di scavo adottato sarà quello denominato TMB (Tunnel Boring Machine).
Si tratta di una testa fresante rotante che rimuove il materiale di scavo e mette quindi in sicurezza la galleria appena realizzata con l’applicazione di ancoraggi, reti e spritzbeton (un tipo particolare di cemento), oppure con la posa di conci prefabbricati già pronti.
Nel nuovo tratto verranno inoltre costruiti due nuovi pozzi. Uno di questi servirà per il passaggio di uomini e materiali durante la fase di costruzione. Quando poi il nuovo tratto di metropolitana sarà operativo, entrambi i pozzi avranno la funzione di areare la galleria grazie alla dotazione di un potente impianto di ventilazione.
Linea metro A, da Anagnina a Torrevecchia
Una volta completata, la linea A unirà direttamente il quadrante sud-est (dai quartiere Lucrezia romana e Osteria del Curato) a quello Nord-ovest (Primavalle e Montespaccato).
Con queste due nuove fermate cambiano dunque i numeri della linea A della metro che conterà 29 fermate, per una lunghezza di 20,425 chilometri.
La Metro A oggi e domani
Oggi la linea A della metropolitana di Roma offre 290 corse al giorno, tra Anagnina e Ottaviano. La frequenza dei convogli oscilla tra i 2 e i 15 minuti, secondo gli orari di maggior o minor affollamento.
Si stima che in media trasporti circa 450.000 passeggeri al giorno.
Con l’aggiunta delle stazioni di Bembo e Torrevecchia, la linea A penetra dunque sempre più nel quadrante nord-ovest della Capitale. Ma in realtà c’è un obiettivo ancora più ambizioso.
Dichiara l’assessore alla Mobilità capitolina Eugenio Patanè: “Nella stazione di Torrevecchia sono previsti inoltre sia il deposito per 6 treni, sia la predisposizione per l’ulteriore prolungamento fino al Grande Raccordo Anulare”.
In questo modo la Metro A taglierebbe in due Roma, dalla Romanina a Boccea, come una linea di diametro il cui cerchio è rappresentato dal Raccordo anulare.
La linea Metro A diventa un museo
Intanto alcuni vagoni della linea A si sono trasformati in un museo itinerante. Il progetto si chiama “Mind The Earth”.
Su sedili e parti interne dei vagoni della metro sono state impresse immagini ispirate agli obiettivi ecologisti dell’Agenda 2030.
Vi consigliamo di approfondire l’argomento leggendo l’articolo de Il Caffè di Roma: “I vagoni della Metro A di Roma si trasformano in galleria d’arte“.
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