L’ex vice sindaco di Ciampino Ivan Boccali ne ha fatta di strada dal 2017, quando da consigliere pubblicò un post sui social da lui stesso definito provocatorio, ma non compreso probabilmente da molti utenti, nel quale scriveva: “Ancora un incendio al campo rom La Barbuta di Ciampino, ancora roghi tossici. Roma Sud e Castelli Romani ostaggio di questi selvaggi, primitivi, balordi. La politica buonista dell’integrazione ha fallito. Per qual campo nomadi l’unica soluzione è il napalm”. Già all’epoca quel post fece scalpore. Poi ci furono le elezioni e Boccali, in quota lega, fu nominato vice sindaco di Ciampino. Esperienza terminata con la caduta dell’amministrazione. Ora la Leggi anche: prestigiosa nomina, su proposta dell’assessore regionale ai Parchi e alle Foreste Giancarlo Righini.
All’epoca Boccali giustificò così le sue parole: “Il post era volutamente provocatorio. Bisogna avere equilibrio e riconoscere che il problema del Campo La Barbuta deve essere risolto immediatamente, senza tecnicismi politici e burocratici, procedendo allo smantellamento dell’insediamento, che mai si è integrato con modi e stile di vita delle popolazioni limitrofe: dire questo è solo riconoscere la verità, ciò che pensano tutti, un atto di verità che nulla ha a che fare con il razzismo”. Del post non c’è più traccia in rete, così come del profilo social di Boccali.
La struttura dell’Ente Parco dei Castelli romani
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