Grottaferrata come Monaco per 6 giorni: è iniziato nel comune dei Castelli Romani il ‘Festival della birra’. “La quarta edizione del Festival della Birra – comunica l’Amministrazione comunale – apre le sue porte alle migliaia di visitatori attese anche quest’anno a piazzale San Nilo. Nel pomeriggio l’inaugurazione alla presenza del Sindaco Mirko Di Bernardo, dell’Assessore al Turismo Daniele Rossetti e dei Consiglieri Federico Pompili, Fabrizio Mari e Marisa Memesi, che hanno tagliato il nastro insieme agli organizzatori del Festival dopo la consueta benedizione da parte di Don Claudio.
Il programma
Stand gastronomici e birra artigianale, musica, spettacoli, giostre, il mercatino e tante altre attività tutte da scoprire. Il Festival della Birra accompagnerà la città verso i festeggiamenti in onore di San Nilo, Santo Patrono e fondatore di Grottaferrata, che si chiuderanno la sera del 26 settembre con il concerto dei Nomadi e il tradizionale spettacolo pirotecnico organizzato dall’Amministrazione comunale. “Un ringraziamento speciale all’associazione Beer&co, alle forze dell’ordine, agli addetti alla sicurezza, alle attività partecipanti con i loro stand e a tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione dell’evento – ha detto il Sindaco Mirko Di Bernardo nel corso dell’inaugurazione.
Di recete a Grottaferrata il comico Salvatore Marino, ha compiuto una gag poetica sui platani di viale SanNilo, se vuoi leggere la notizia, clicca qui.
Grottaferrata
Grottaferrata è un comune italiano di 20 511 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio. Dopo aver ottenuto l’autonomia amministrativa nel 1848, stretta tra Frascati, Marino, Rocca di Papa e Morena, è attualmente uno dei luoghi di villeggiatura e residenziali più eleganti e frequentati dei Castelli Romani, grazie al rapido collegamento con Roma assicurato dalla strada statale 511 via Anagnina, che attraversa il territorio criptense per tutta la sua estensione. Il comune è conosciuto soprattutto perché ospita l’abbazia di Santa Maria di Grottaferrata, fondata nel 1004 da san Nilo da Rossano e costituita attualmente in abbazia territoriale retta dall’Ordine Basiliano Italiano di Grottaferrata.
Il territorio comunale di Grottaferrata, attualmente decimo comune più vasto dei Castelli Romani con un’estensione di 18.36 km2, è stato soggetto tra i 600.000 ed i 20.000 anni fa circa[6] all’attività vulcanica del Vulcano Laziale. Il suolo è dunque composto in massima parte di materiale vulcanico, ed abbondano minerali caratteristici come il peperino, la pietra sperone del Tuscolo ed il tufo. I Colli Albani in una foto satellitare: si notino l’altura di Monte Cavo con il lago Albano ed il lago di Nemi. Secondo la Carta Geologica d’Italia realizzata a cura del Servizio Geologico d’Italia c’è una grande varietà di materiali nel sottosuolo criptense. L’area del centro abitato e la parte orientale del territorio comunale, ai confini con Rocca di Papa, è classificata come zona ca (“materiali piroclastici incoerenti o poco coerenti: lapilli, scorielle, areniti pirosseniche fino a cineriti, talora con tracce di fluitazione.”),mentre tutta la parte occidentale del territorio comunale, digradante verso Ciampino e Roma, risulta classificata come zona v4 (“lapilli fini e ceneri straterellate”). L’altura di Castel de’ Paolis, ai confini meridionali con Marino, è classificata come zona v2 (“manifestazioni eruttive finali. Brecce piroclastiche d’esplosione con lapilli, proiettili leucocratici, ultrafemici, pirosseniti biotitiche, più xenoliti di lave leucitiche e del substrato, facies cineritiche superiormente straterellate, in strati e banchi consolidati (peperino) rapidamente assottigliatosi allontanandosi dai centri d’emissione”).