Grottaferrata, la elegante e signorile città immersa nel parco dei Castelli Romani, si prepara a ballare sulla musica beat-pop dei Nomadi, in città per il ‘Festival della Birra 2023‘. Il noto gruppo italiano nato negli anni ’60, ma che ha fatto fortuna negli anni 80′ e 90′, si esibirà in città il 26 settembre, nell’ambito dei festeggiamenti di chiusura dell’evento enogastronomico, anche e soprattutto per presentare il suo nuovo e recente album, ‘Fuori Ora’, vero concentrato di musica beat-pop , anche se – promettono – non mancheranno i grandi classici che li hanno resi famosi nel mondo. “La quarta edizione del Festival della Birra – comunica l’Amministrazione comunale – apre le sue porte alle migliaia di visitatori attese anche quest’anno a piazzale San Nilo. Nel pomeriggio l’inaugurazione alla presenza del sindaco Mirko Di Bernardo, dell’assessore al Turismo Daniele Rossetti e dei consiglieri Federico Pompili, Fabrizio Mari e Marisa Memesi, che hanno tagliato il nastro insieme agli organizzatori del Festival dopo la consueta benedizione da parte di Don Claudio.
Il programma
Stand gastronomici e birra artigianale, musica, spettacoli, giostre, il mercatino e tante altre attività tutte da scoprire. Il Festival della Birra accompagnerà la città verso i festeggiamenti in onore di San Nilo, Santo Patrono e fondatore di Grottaferrata, che si chiuderanno la sera del 26 settembre con il concerto dei Nomadi e il tradizionale spettacolo pirotecnico organizzato dall’Amministrazione comunale. “Un ringraziamento speciale all’associazione Beer&co, alle forze dell’ordine, agli addetti alla sicurezza, alle attività partecipanti con i loro stand e a tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione dell’evento – ha detto il Sindaco Mirko Di Bernardo nel corso dell’inaugurazione.
Di recete a Grottaferrata il comico Salvatore Marino, ha compiuto una gag poetica sui platani di viale SanNilo, se vuoi leggere la notizia, clicca qui.
I Nomadi
I Nomadi sono un gruppo musicale fondato nel 1963 all’interno del movimento beat italiano dal tastierista Beppe Carletti e dal cantante Augusto Daolio. Hanno pubblicato ottantadue album, tra dischi registrati in studio o dal vivo e raccolte varie, e sono fra i più longevi complessi al mondo con sessanta anni di attività. Avendo venduto complessivamente 15 milioni di dischi[3], sono il terzo complesso italiano per vendite, preceduto dai Pooh e dai Ricchi e Poveri. Sono tra i vincitori del “Premio Lunezia alla Carriera” (2012). Tra i loro brani più celebri si ricordano Io vagabondo (che non sono altro), Dio è morto (se Dio muore, è per tre giorni poi risorge), Ti voglio, Ho difeso il mio amore, Un pugno di sabbia, Un giorno insieme, Crescerai, Tutto a posto, Canzone per un’amica, Io voglio vivere, Sangue al cuore e Dove si va.