Stanno per iniziare gli espropri sui terreni che ospiteranno il tracciato della strada Cisterna Valmontone. Un’opera che ha diviso l’opinione pubblica: da una parte chi sostiene che sia inutile e dannosa per l’ecosistema, dall’altra chi invece è convinto che questa sia l’unica maniera per dare vigore all’economia della provincia di Latina.
E pensare che nel 1964, quando fu inaugurato un altro tratto dell’autostrada A1 “del Sole” da Milano a Napoli, uscì un articolo su L’Unità che stroncava l’opera. Eccone un passaggio.
“L’Autostrada del Sole? Non sappiamo bene a cosa serva, non esiste uno studio serio e completo sulle conseguenze che il colossale nastro stradale avrà sull’economia del paese, non sono state calcolate le conseguenze del permanere di un sistema di viabilità ordinaria assolutamente rachitico attorno alla fettuccia autostradale. I problemi dello sviluppo industriale, della viabilità ordinaria, dell’urbanizzazione, delle campagne, sono stati ignorati.”
E ancora: “La contraddizione è palese. Si procede fra stridenti assurdi, riempiendo gli occhi di autostrade e dimenticando che mancano le strade normali in città e nel resto del paese. Un enorme pompaggio di risorse finanziarie sottratte ad altri investimenti. Migliaia di miliardi sottratti ad altre spese per servizi pubblici”.
Sembra scritto ieri per la Cisterna Valmontone e del progetto della Roma-Latina. Continueranno a esserci favorevoli e contrari.
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