A presentare l’intervento fu l’allora presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ed il neo proclamato Commissario Antonio Mallamo.
«Inizieranno a modificare il territorio ed a colare una marea di cemento e di asfalto su quelli che fino ad ora sono campi coltivati, vigne, uliveti, boschi, canneti, ecc … tutto quello che in una parola è il nostro territorio», tuona il comitato No alla Bretella Cisterna-Valmontone, «e oltre alle conseguenze ambientali, naturali, economiche, occupazionali, ci saranno quelle climatiche. Non c’è giorno che non siamo testimoni passivi di scelte non nostre che ci stanno portando all’estinzione».
«Noi del Comitato, oltre alla difesa del territorio, vorremmo anche dare la possibilità di un futuro vivibile ai nostri figli ed ai nostri nipoti. Useremo tutte i mezzi legali a nostra disposizione per bloccare questa infame opera», aggiungono.
«La nostra opposizione sarà sempre più dura. Non c’è spazio per il compromesso. Ormai sono passati più di 20 anni. Chi si oppone strumentalmente all’opera è solo aria fritta. Noi non dimentichiamo».
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