Stavolta ad essere sotto accusa è un tratto di litorale a Lavinio, quello della spiaggia libera meglio conosciuta come dei “cento gradini”.
Luigi, il lettore che ci ha scritto, ci ha inviato anche due foto a testimonianza di quanto afferma. Lasciamo descrivere il problema alle sue parole:
Anche quest’anno la spiaggia libera di Lavinio dei “cento gradini” non è stata mai pulita.
Anche quest’anno ci sono stati i falò di ferragosto nonostante il divieto.
Anche quest’anno il 16 agosto la spiaggia era una discarica di rifiuti e di carboni ancora fumanti abbandonati dentro alle buche profonde fatte per fare i falò che alcuni bagnanti di buona volontà hanno pulito e ricoperto con la sabbia poiché costituivano un grave pericolo soprattutto per i bambini.
Purtroppo i rifiuti sono ancora la accanto ai secchi messi dal Comune di Anzio che per di più, non sono mai stati svuotati.
Ma siamo sicuri di meritare la bandiera blu?
Ora bisogna capire se si tratta di una semplice “dimenticanza” dell’azienda che dovrebbe provvedere alla pulizia dell’area o se il problema è più strutturale, cioè di organizzazione del servizio.
I cittadini in realtà sembra che collaborino e cerchino di aiutare a mantenere pulita la spiaggia. Certo i maleducati sono duri a sparire, ma sarebbe da sottolineare maggiormente l’operato della maggioranza che rispetta quell’ambiente.
Dopo i casi segnalati sulla stampa in altre aree comunali, c’è stato un pronto intervento, con addirittura delle chiusure di tratti di spiaggia, che in realtà non sarebbero dovuti essere agibili, ma che la gente frequentava nonostante i divieti.
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