La storia
Originario di Filettino, in provincia di Frosinone, entrò molto giovane in seminario. Venne ordinato sacerdote il 29 giugno del 1966, a soli 25 anni. Il suo primo incarico fu nella diocesi di Velletri. Nel ’70 arrivò nella diocesi di Latina, come vicario parrocchiale a Santa Maria Goretti. Nel ’77 divenne parroco di San Benedetto, a Borgo Piave.
Nell’89 fu nominato direttore della Caritas diocesana di Latina-Terracina-Sezze-Priverno. Fu anche cappellano dei nomadi e assistente spirituale degli studenti.
Nel 1994 arrivò a San Luca dove rimase fino al 2021. Nel ’98 il Vescovo Pecile lo nominò vicario episcopale per la carità. Ricevette anche il titolo di “monsignore” e quello di vicario generale del Vescovo nel 2013, da Monsignor Crociata.
Aveva festeggiato i 50 anni di sacerdozio il 29 giugno del 2016. Già in un tema di quinta elementare, alla domanda “Cosa vuoi fare da grande?” rispose: “Il prete”.
Nel 2016 era stato ospite a “L’albero del bene comune” su TV2000. Generoso come suo solito, aveva raccontato del legame speciale con l’Albania, del suo adoperarsi per la ricostruzione materiale e il conforto spirituale di quel popolo martoriato dalla guerra.
La parrocchia di San Luca
Nei quartieri più giovani e popolosi di Latina, Q4/Q5, don Mario presto prese a cuore il tema dei giovani e delle famiglie. Nel 2003 fondò il gruppo delle persone separate, che assisteva personalmente dal punto di vista spirituale. Era composto da circa 25 persone. I manifesti di invito al gruppo, affissi in tutta la città, testimoniavano la sua idea di chiesa in uscita, accogliente e senza pregiudizio.
Sempre sotto don Mario, prende vita il Lab-Oratorio del Vangelo: un numeroso gruppo di giovani che curava doposcuola parrocchiale, estate ragazzi, oratorio e campetti sportivi della parrocchia. Memorabile la serata musical “Forza venite gente” sulla vita di San Francesco, interamente realizzato dai ragazzi della parrocchia, che don Mario incoraggiò e sostenne anche in occasione delle Giornate Mondiali della Gioventù di Madrid, Rio de Janeiro, Cracovia e Panama.
Attivo anche nel contrasto al gioco d’azzardo, Don Mario aveva conosciuto il vortice delle dipendenze grazie alla collaborazione con don Pierino Gelmini, il “don dei tossicodipendenti”.
Don Mario, storico sacerdote di Latina, che aveva a cuore più di tutto la relazione e gli ultimi, si può dire che abbia reso San Luca, comunità.
Raccontava con orgoglio “il capannone” perché la priorità non era una struttura, ma una famiglia.
Una persona che non aveva paura di commuoversi, di servire, di mettersi in discussione. Scherzoso, con la sua voce tuonante e paterna, ma mai autoritaria, don Mario ha dimostrato con la sua vita che donare è il segreto per un’esistenza felice. Oggi lascia un vuoto incolmabile nel cuore della sua comunità e delle persone che hanno avuto l’onore di conoscerlo o di ricevere i sacramenti da lui: proprio come la sottoscritta, battezzata nel 1999 proprio da don Mario Sbarigia.
Il funerale di don Mario si terrà sabato 7 ottobre alle 10:00 nella parrocchia di San Marco a Latina.
Da domani, alle ore 15:00, il feretro sarà a San Luca per la camera ardente. Alle 21:00 si terrà una veglia di preghiera in suo onore, sempre nella parrocchia di San Luca.
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