Positivo il bilancio dell’attività portata avanti durante lo scorso anno. 209 le verifiche fiscali effettuate, cui si aggiungono 650 controlli di più limitato spessore, volti al contrasto delle forme di evasione “di massa”, fra cui 178 riscontri sulle compravendite e locazioni immobiliari che, da soli, hanno portato alla scoperta di affitti “in nero” per oltre 1,3 milioni di euro. Il contrasto all’evasione ed all’elusione fiscale, concentrato sempre più sui più gravi fenomeni di frode e di evasione internazionale, ha consentito di proporre all’Agenzia delle Entrate il recupero a tassazione di materia imponibile per 320 milioni di euro, la constatazione di oltre 53 milioni di Iva evasa – fra imposta non dichiarata all’Erario e quella certificata dai contribuenti ma non versata – nonché la rilevazione di ritenute fiscali non operate o non versate per circa 2,5 milioni di euro. Contribuiscono al conseguimento di questi numeri, 132 “evasori totali”, imprenditori e lavoratori autonomi inottemperanti agli obblighi di dichiarazione delle imposte sui redditi, dell’Iva e dell’Irap, responsabili di avere occultato redditi per oltre 212 milioni di euro ed Iva per oltre 31 milioni di euro.
124 le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria per condotte previste dalla normativa penale e tributaria (frode fiscale, omessa presentazione della dichiarazione, occultamento e distruzione delle scritture contabili, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, ecc.) ed ammonta ad oltre 3 milioni di euro il valore dei beni loro sequestrati “per equivalente”. Sono stati 3.212 i controlli volti a riscontrare la corretta osservanza dell’obbligo, incombente su alcune categorie di operatori economici, di emettere, a seconda dei casi, le ricevute e gli scontrini fiscali. Ben 1.807, pari al 56,5% del totale, si son chiusi con esito irregolare, consegnando alle statistiche la mancata emissione di circa tre scontrini su cinque. Nell’ambito della lotta al “lavoro sommerso “, sono stati individuati 290 lavoratori “in nero” ed oltre 500 “irregolari”, impiegati presso 75 datori di lavoro.
94 i “falsi indigenti” scoperti, responsabili di false autodichiarazioni volte ad ottenere indebite agevolazioni previste, invece, per le categorie sociali meno abbienti (buoni asili nido, refezione e trasporto scolastico, gratuito patrocinio legale).
L’azione di contrasto al traffico, allo spaccio ed al consumo di stupefacenti, ha portato al sequestro di oltre 2 chili fra droghe “pesanti” e “leggere”, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di oltre 150 persone, di cui 3 in stato d’arresto. Per il consumo personale di stupefacenti sono stati inoltre segnalati alle competenti Prefetture oltre 100 assuntori.
40mila tra capi di abbigliamento, calzature e di pelletteria contraffatti, giocattoli e cosmetici non a norma sequestrati.
Sono stati sottoposti a sequestro beni immobili e mobili, per un valore di oltre 4,2 milioni di euro, in applicazione della normativa antimafia.
8 sono le discariche e le aree poste sotto sequestro, in cui erano stati depositati rifiuti speciali e materiali pericolosi, specie eternit.
L’azione di contrasto alla raccolta scommesse, in particolare nei confronti di bookmaker esteri che ha permesso la quantificazione e la segnalazione all’amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato dell’ammontare delle scommesse raccolte dai gestori pari a circa 25 milioni di euro costituente base imponibile per l’applicazione dell’imposta unica erariale pari ad oltre 1 milioni di euro. Chiuse complessivamente 30 sale raccolte abusive per mancanze di autorizzazione di pubblica sicurezza con denuncia all’Autorità Giudiziaria dei gestori. Costante anche l’impegno nel contrasto alla detenzione e vendita illegale di materiale esplodente che ha visto la denuncia di 8 le persone ed il sequestro di oltre 160mila fuochi pirotecnici.
Le operazioni eseguite dal Gruppo e dagli altri Reparti hanno permesso di recuperare 101 reperti vari, con la denuncia di 8 persone all’Autorità Giudiziaria. Grazie alla collaborazione fra diverse Amministrazioni dello Stato, nata dalle intese siglate dal Comando Provinciale Roma con alcune Istituzioni, volte a rafforzare la collaborazione nel contrasto ai fenomeni degli affitti “in nero” e dell’indebita percezione di provvidenze a carico del bilancio dell’Università, sono cresciuti il numero dei controlli sugli affitti in nero, con un incremento dei risultati che, nel solo settore delle locazioni immobiliari, tocca quota del + 50% rispetto al 2012.