Che cos’è la MAZA?
Il Festival mette in risalto la MAZA, l’antica focaccia lanuvina che veniva offerta al Serpente di Giunone Sospite. La Maza doveva essere in antichità un alimento d’accompagno di altro cibo, o anche una focaccia da consumare da sola. Gli ingredienti per l’impasto erano differenti a seconda dell’occasione di consumo: acqua, olio, miele, latte, farina di farro, orzo, ceci o fave. La MAZA è una focaccia salata, senza lievito che ben si abbina con olive condite, legumi e carni arrostite. Un’altra variante, prevede che sia dolce e venga usata nei banchetti.
Importanti testimonianze di autori antichi, tra cui Properzio ed Eliano, attestano che a Lanuvio si tenevano annualmente delle cerimonie in onore del serpente sacro a Giunone Sospita. Tali cerimonie consistevano in processioni di fanciulle vergini bendate che offrivano al serpente, all’interno di una grotta ubicata nel lucus sacro alla dea, focacce di farro. Lanuvio ha compreso il valore storico dell’antico rito e ha voluto riproporlo e recuperarlo attraverso l’organizzazione di questo festival.
Giunone Sospita
Giunone Sospita (in latino Iuno Sospita, ossia “propizia”) è stata una divinità della mitologia romana, particolarmente venerata nell’antica Lanuvium. Il 1º febbraio era considerato il suo dies natalis. Questa divinità nella statuaria e nelle coniazioni monetarie, viene solitamente rappresentata con una pelle di capra sul capo, una lancia in mano ed accompagnata da una serpe.
Un tempio le era dedicato presso il Foro Olitorio, costruito verso il 195 a.C. da Gaio Cornelio Cetego. Un altro santuario, molto celebre in tutto il Lazio antico, era stato edificato a Lanuvio. Un’antefissa raffigurante la dea è stata rinvenuta ad Antemnae, all’interno della Roma moderna, dove si è ipotizzato un luogo di culto della divinità. Fra i personaggi più legati alla Sospita si ricorda Metella Balearica.
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