Il comune di Lariano avrà un Museo Civico-Storico-Archeologico in cui vivere le sue radici: un progetto da 200mila €. È la promessa fatta dall’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Francesco Montecuollo, ai suoi concittadini. Il municipio difatti sta partecipando ad un bando pubblico regionale per la valorizzazione dei Luoghi della cultura del Lazio 2023-2024 al fine di ottenere le necessarie riscorse economico-finanziarie. Se la richiesta del comune verrà accolta, non vi sarà più quindi l’esigenza di utilizzare, per fini culturali, storici ed archeologici, sale polifunzionali, cinema o altre strutture, ma solo il Museo vero e proprio, ossia un luogo dedicato. Che altro aggiungere? Incrociamo le dita e speriamo che la Regione accolga tale richiesta.
La storia di Lariano
L’insediamento di Lariano deve il suo nome ad una o più ville della gens romana degli Arria esistenti in quei luoghi, da cui il nome Arianum che poi divenne Larianum. Il centro attuale di Lariano sorse da capanne che occupavano la zona sottostante il Maschio di Lariano, divenute centro agricolo verso la fine del XVII secolo e gli inizi del XVIII. Nei secoli successivi, i ruderi del castello divennero rifugio di briganti, tra cui anche il famoso Gasperone.Nel 1785 venne costruita la chiesetta della madonna del buon consiglio per venire incontro alle esigenze religiose della popolazione contadina.
Nel 1862 viene inaugurata la ferrovia Velletri-Segni che a Lariano aveva un suo scalo e che continuerà a restare in funzione fino al 1965, anno in cui viene definitivamente chiusa l’ultima tratta Lariano-Velletri, ormai usata solo come raccordo merci, con un DPR. Nel 1967 Lariano divenne comune dividendosi da Velletri, della quale aveva sempre fatto parte. La stazione di Lariano è tuttora ben conservata con colori e scritte dell’epoca.
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