“Rispetto per natura e ambiente”
“Al Lago Albano di Castelgandolfo – scrive sui suoi canali social Roberto Cuccioletta, presidente della Commissione Trasparenza e Legalità del comune di Albano – per la conclusione della gara di Carp Fishing organizzata da Carpfishing Castelli Romani. Grazie ad Angelo Cardullo per l’invito e per avermi fatto conoscere questo mondo a me sconosciuto fatto di passione, attenzione per l’ambiente e rispetto della natura”.
I problemi al lago non mancano, ma vanno limitati alla svelta
Nei giorni scorsi, il nostro giornale (se vuoi leggere il nostro precedente articolo, clicca qui) ha rimarcato vari e gravi problemi che stanno mettendo a dura prova l’intero ecosistema lacustre: eccessivi prelievi da parte di Enti pubblici e privati, abbassamento del livello delle acque, etc. Ma se c’è una cosa importante da fare, per le Istituzioni, è cercare di salvaguardare alla svelta questo lago che è, possiamo affermarlo senza paura di smentita, un vero concentrato di bellezza suprema paesaggistica e naturalistica.
Al Lago Albano carpe dal peso record alla gara di carp fishing
La tecnica di pesca
La sua nascita si fa risalire al 1978 in Inghilterra: in quell’anno, tali Kevin Maddocks e Lennie Middleton, dopo ripetute osservazioni in acquario, misero a punto una tecnica di innesco che lasciava completamente libero l’amo. L’esca veniva infatti collegata ad esso grazie a un “capello” (inteso come filo, o filamento molto sottile) detto per questo hair rig.
In questo modo, lasciando l’amo scoperto, era possibile facilitare l’aggancio dello stesso nella bocca del pesce senza il rischio che venisse risputato, facendo sì che si “agganciasse” al labbro inferiore in modo da, tra l’altro, non procurare gravi danni al pesce, trattandosi di un lembo di carne prevalentemente cartilagineo. La carpa, infatti, si alimenta aspirando ed espellendo il cibo e non mordendolo come fanno altre specie di pesci dotate di dentatura.
Il carpfishing si pone come obiettivo la cattura di grossi esemplari di carpa; dopo la cattura però, gli stessi, vengono sistematicamente rilasciati non prima di aver fatto una foto ricordo. Probabilmente, è stata la prima tecnica del movimento, tuttora in forte espansione, detto catch and release o No-kill.