Le parole di Bocci
“Dopo cinque di attesa per avere una risposta su un progetto presentato e protocollato al Parco dei Castelli nel 2018, avevo abbandonato l’idea che lo si potesse realizzare. Poi, su sollecitazione degli amici e ricercatori Riccardo Bellucci e Marino Valenti, ho deciso di riprovarci ed oggi, insieme ad Alessandro Brugnoli, abbiamo fatto un ulteriore sopralluogo della zona.
Per chi volesse documentarsi, il post che condivido spiega il progetto in cui la via Francigena del Sud (frequentata da tanti escursionisti) incontra la via Sacra. Quindi in questi nostri boschi la via pagana dei riti del popolo dei Latini s’incontra con la via del cristianesimo percorsa dai pellegrini che si recavano a Brindisi per imbarcarsi verso la Terra Santa. Ripeto per l’ennesima volta che ci sono tante associazioni che vorrebbero partecipare all’iniziativa e disponibili a lavorare gratuitamente per far ritornare a nuova vita questo tratto della via Sacra. Aspettiamo notizie.
Il post di spiegazione
UNA PROPOSTA FERMA DA 4 ANNI: RIQUALIFICAZIONE DELLA VIA SACRA SUL SENTIERO 511
Nel lontano giugno 2018 tre associazioni (Comitato per la Via Francigena del Sud, Team Comunicazione e Albalonga Nordic Walking) sulla base delle scoperte fatte dall’amico escursionista Alessandro Brugnoli hanno protocollato presso la direzione del Parco regionale dei Castelli Romani un progetto relativo al ripristino di una parte della Via Sacra che va dal comprensorio di Monte Gentile alla Via dei Laghi.
Un progetto ambizioso che ha l’obiettivo di valorizzare i due sentieri della liturgia pagana e cristiana che s’incontrano qui nei nostri Castelli Romani. Infatti, come si può vedere dalla cartina, la Via Sacra, strada percorsa dai pellegrini per recarsi sul Monte Albano per venerare il culto di Giove Laziale, in questo territorio incrocia la Via Francigena del Sud, la strada percorsa dai pellegrini cristiani per recarsi in Terra Santa.
Inoltre questo progetto permetterebbe ai tanti escursioni che percorrono la Via Francigena del Sud di ammirare la via Sacra senza dover salire sull’impegnativo sentiero che conduce sulla vetta di Monte Cavo.
L’auspicio è di riprendere il lavoro dopo un sopralluogo avvenuto un paio di anni fa dal quale doveva partire un programma di lavoro di cui non si è saputo più nulla.