I primi fondi europei ex Next Generation ora confluiti nei PNRR sono attesi presto, molto presto, 1,6 milioni di euro su quasi 5 totali andranno a finire già sul bilancio di previsione 2023; 1,1 milioni di euro su quello 2024; 1,1 milioni anche su quello 2025 e, infine, gli ultimi 1,1 milioni di su quello 2026, anno in cui – salvo imprevisti – l’opera dovrebbe vedere la luce.
Inoltre, il 9 novembre scorso il comune di Genzano ha anche conferito un incarico specifico ad un geologo in vista della veloce realizzazione del progetto esecutivo, l’ultimo step necessario e propedeutico all’avvio di lavori e cantiere.
Ecco il primo teatro della storia di Genzano
Quindi Genzano avrà il suo primo teatro comunale che prenderà il nome, per l’appunto, di centro culturale ‘Carlo Levi’, sorgerà in zona Olmata, a due passi dall’Istituto religioso dei Salesiani genzanesi, con inclusa vista mozzafiato del lago di Nemi.
(Ri)sorgerà anche la preesistente biblioteca (omonima) che verrà decisamente ampliata fino a diventare un nuovo e maxi Polo Culturale, epicentro della cultura e delle arti non solo di Genzano, ma di tutta l’area di Roma sud, di sicuro dei Castelli Romani.
Risultato storico per sindaco e Giunta
Si tratta, comunque la si pensi dal punto di vista politico, di un risultato obiettivamente storico per l’attuale primo cittadino di Genzano, Carlo Zoccolotti, e per la sua Giunta.
Nella stessa maniera in cui, indipendentemente dal proprio credo politico, appare un ottimo risultato il riavvio, dopo 60 anni, della storica funicolare di Rocca di Papa.
Il progetto
Il progetto, in particolare, prevede la ultimazione, o meglio, il rifacimento/completamento del teatro, in stato di abbandono da tempo immemore, la cui struttura sarà completamente e totalmente sostenibile dal punto di vista ambientale ed a basso impatto energetico.
Tutti i vari piani/livelli dell’edificio si animeranno: dal piano terra con affaccio mozzafiato sul lago, che diventerà luogo di cultura e dialogo, alla sala teatrale vera e propria si stima da 400 o 500 posti. Sul tetto dovrebbero sorgere infine pannelli fotovoltaici.
La biblioteca/Polo Culturale
Accanto e insieme al teatro Carlo Levi (ri)sorgerà anche la vicina biblioteca che diverrà, come anzidetto, un nuovo maxi polo culturale, omonimo, visto che si chiamerà anch’essa Carlo Levi.
Anche la biblioteca verrà completamente ‘trasfigurata’, nel senso positivo del termine, visto che sarà completamente e totalmente ampliata, ristrutturata ed aumentati i servizi al cittadino da essa erogati.
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