Assenti i Comuni, per ora
Tornando all’assise inter-istituzionale erano presenti: la stessa Autorità di Bacino, che ha convocato e presieduto la seduta, la Regione Lazio, la Città Metropolitana di Roma e, infine, ‘Acea. Non c’erano invece i 5 Comuni del circondario che affacciano sul lago. Presto, probabilmente, seguirà un nuovo e secondo incontro a cui saranno presenti anche gli stessi municipi tra i quali: Castel Gandolfo, Albano, Ariccia, Rocca di Papa e Marino.
Un primo punto della situazione
Lo scopo del primo incontro – così emerge dagli Enti pubblici che vi hanno preso parte – è stato quello di fare un primissimo punto della situazione dello stato del lago Albano, alla luce dei dati del teleidrometro, ma non solo. Quindi, prima di tutto, si è cercato di raccogliere quante più informazioni possibili sullo stato del lago. In secondo luogo, anche mettere nero su bianco le azioni a breve, medio e lungo termine che permettano di porre un freno al calo costante e veloce delle acque.
C’è un squilibrio, troppi prelievi diretti
Del resto, c’è uno squilibrio nel lago Albano, viene prelevata molta più acqua di quanta ne viene ricaricata dalle piogge e dalle sorgenti sotterranee il cui contributo è sempre meno consistente a causa delle scarse precipitazioni e dei cambiamenti climatici, questo è evidente.
Ci sono vari prelievi diretti: quello a scopo idropotabile di Acea che dal pozzo Sforza Cesarini attinge costantemente circa 300 litri al secondo H24 per rifornire i tre comuni di Albano, Castel Gandolfo e Ariccia.
Poi ci sono i tanti prelievi locali che pesano molto, come quelli del Vaticano, o come quelli delle molte di attività locali agricole e non solo. Il tavolo inter istituzionale sta cominciando a studiare dei metodi per regolamentare e controllare tutti questi prelievi.
Soglia limite a cui bloccare tutti i prelievi
Inoltre, tra le ipotesi in campo, c’è anche quella di fissare un livello di soglia minima del lago a cui bloccare ogni tipo di prelievo.
Leggi anche:
‘Marino, per Natale tornerà la fabbrica di cioccolato dei Trappisti, se i Monaci diranno “sì”’.