“L’abbandono e l’incuria da parte dei proprietari di taluni appezzamenti di terreno, posti all’interno del territorio del Comune di Ardea, con presenza di rovi, erbacce ed arbusti, possono creare problemi di decoro d’igiene, salute pubblica e di rischio per la propagazione di incendi con conseguente grave pregiudizio per l’incolumità delle persone e dei beni, nonché può incidere sulla sicurezza della viabilità”, si legge.
“Tale stato di incuria ed abbandono ha comportato e comporta tuttora la crescita spontanea e diffusa di rovi, sterpaglie, arbusti selvatici ed altre forme di vegetazione con successiva occupazione ed estensione su alcuni tratti di strade provinciali, comunali e vicinali nel territorio comunale, oltre che accumuli di materiali di varia natura”.
Tale situazione porta alla “ostruzione dei canali stessi e la conseguente fuoriuscita di acqua, fango e terriccio, soprattutto in occasione di precipitazioni tale da invadere le strade provinciali, comunali e vicinali”.
L’ORDINANZA
Non solo: nelle scoline ci sono anche “rifiuti di vario genere oltre alle sterpaglie e all’accumulo di materiale vegetale”, che costituiscono “un potenziale ricettacolo per la proliferazione di rettili, roditori, insetti alati, striscianti, ecc”.
E ancora: “l’omessa manutenzione delle ripe dei fondi laterali alle strade medesime può determinare con la corrivazione il movimento del terreno o il suo cedimento ed ingombro della sede stradale con massi, terriccio e altri materiali”; “l’abbandono o la mancata rimozione di rifiuti posti nei suddetti luoghi di proprietà privata (spesso non recintati e individuabili al momento solo catastalmente) fronteggianti le strade o le aree verdi comunali, concorre ad innalzare il livello del rischio di pericolo descritto”.
“L’insieme di tali fattori pregiudicano o rendono comunque difficoltosa la circolazione stradale all’interno del territorio comunale, creano le condizioni suddette per il proliferare di animali nocivi quali ratti, insetti e parassiti ed il diffondersi di malattie da essi trasmesse, costituiscono inoltre potenziale causa di incendi, pericolo per la pubblica e privata incolumità ed alterano infine il decoro urbano”.
COSA BISOGNA FARE
Nell’ordinanza, il sindaco obbliga alla “pulizia dei terreni privati, cunette e fronti stradali, in zone urbane ed extraurbane appartenenti a qualunque categoria d’uso del suolo, da rovi, sterpaglie, materiale secco di qualsiasi natura ed altri rifiuti infiammabili e non, a cura e spese dei proprietari, e mantenere dette aree in buono stato, ovvero con intervento coatto del Comune a totale carico dell’interessato inadempiente”;
Ai proprietari, possessori, detentori a qualsiasi titolo, amministratori degli appezzamenti di terreno, dei canali di scolo e di altre opere per la condotta delle acque, di aree agricole non coltivate, di aree verdi urbane, di stabili ed edifici con annesse aree verdi, fronteggianti le strade provinciali, comunali e vicinali del Comune di Ardea, devono “provvedere a sfalcio, taglio di erbacce, arbusti e piante selvatiche e potature varie.
I trasgressori rischiano una multa di 166 euro.
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