Udine, in Friuli, è al primo posto in Italia.
Scorrendo la classifica delle 107 province italiane, è già possibile accorgersi della disparità che ancora vige tra nord e sud, salvo rare eccezioni. Che la questione meridionale, pur avendo cambiato forma nel tempo, possa dirsi mai del tutto appianata?
Consideriamo che, stando ai dati 2023 provenienti da diverse fonti (GIMBE, Legambiente, SVIMEZ) il raggiungimento dei livelli essenziali di assistenza sanitaria italiana è al 93,4% in Emilia-Romagna e al 59,9% in Calabria. 2150 corse di treni regionali sono disponibili ogni giorno in Lombardia, mentre solo 494 in Sicilia. Al Centro-nord il tasso di abbandono scolastico è del 10,4%, nel Mezzogiorno del 16,6% e a Napoli arriva a sfiorare il 23%.
Davanti a questi dati, c’è chi invoca all’autonomia differenziata come strumento risolutivo, senza sapere che, in quel caso lo Stato interverrebbe economicamente a favore delle regioni sulla base delle spese che già queste sostengono. In materia di scuola primaria, se per motivi infrastrutturali, e non solo, la Regione Campania spendesse meno della Regione Lombardia, continuerebbe a ricevere meno e non sarebbe in grado di investire in nuovi servizi o potenziare i già esistenti. Il risultato è che chi già corre, correrà ancora di più; chi rallenta, si fermerà del tutto.
Latina, ricchezza e consumi
Latina è all’87esimo posto nell’ultima classifica del Sole 24 ore, “Qualità della vita 2023”. La peggiore in tutto il Lazio. L’indagine è basate su sei macroaree di valutazione. Ognuna contiene 15 indicatori. In totale, ne sono stati analizzati 90. L’indagine è interamente disponibile qui.
La prima delle sei categorie è “Ricchezza e consumi”. Latina guadagna cinque posizioni rispetto allo scorso anno, rimanendo comunque bassa in classifica generale (80esimo posto). È all’84esimo per “famiglie con ISEE basso”, all’80esimo per “beneficiari di reddito di cittadinanza”. 103esimo posto per “protesti pro capite”: trattasi di segnalazioni di mancato pagamento di assegni o cambiali.
In compenso, Latina si piazza al 22esimo per “canoni medi di locazione”. È, invece, al 78esimo per “prezzo medio di vendita”.
Affari e lavoro
Latina perde 18 posizioni, classificandosi 46esima nella seconda categoria: “Affari e lavoro”. È, infatti, 75esima per “numero di giovani che non lavorano e non studiano”, 76esima per “tasso occupazionale”. È 19esima per “imprenditorialità giovanile” e 98esima in “startup innovative”. Raggiunge un buon 26esimo posto per “nuove iscrizioni” (numero di nuove imprese registrate), ma si colloca al 91esimo per “numero di imprese in fallimento”.
“Fate l’amore, non fate la guerra”
I risultati della terza categoria, “Giustizia e sicurezza”, sono desolanti per la provincia di Latina. La cosa più triste è che la città non ha guadagnato alcuna posizione rispetto alla scorsa indagine. È rimasta al 90esimo posto, idem per “furti di autovetture”, al 104esimo per “riciclaggio e impiego di denaro”, al 99esimo per “mortalità per incidenti stradali”. 94esimi per “indice di litigiosità” (cause civili iscritte ogni 100mila abitanti). E non conviene, perché per la “durata media” di quelle cause civili siamo 75esimi. C’è da ritenersi fortunati dal momento che manca una valutazione in merito alle condizioni di detenzione e sovraffollamento nelle carceri italiane.
Inutile bearsi del 33esimo posto per “reati legati agli stupefacenti”. Altrettanto inutile scandalizzarsi per le morti sulle strade, senza farlo prima per le condizioni di quelle stesse strade.
Demografia e società
Relativamente alla quarta delle sei macroaree, Latina è al 62esimo posto nella categoria “Demografia e società”, perdendo sei posizioni rispetto allo scorso anno. Colpisce il 101esimo posto per “psichiatri e psicologia clinica” (professionisti attivi ogni 1000 abitanti).
Non stupisce il 79esimo posto per “laureati e possessori di altri titoli terziari”. La fuga di cervelli al nord è pratica ormai nota. La città è poi al 45esimo posto per “immigrati regolari residenti”, anche se sarebbe da indagare sugli irregolari, posto che la percentuale di stranieri a Latina ammonta a quasi l’8% della popolazione.
Una boccata d’aria…sporca
Latina è al 100esimo posto per “Ambiente e servizi”, la quinta delle sei categorie. In particolare, al 104esimo per “ecosistema urbano” (qualità dell’aria, rifiuti, reti idriche, consumo di suolo”), coerentemente con il 74esimo posto per densità abitativa. Non è affatto rassicurante il 91esimo posto per “progetti PNRR”, soprattutto se si guarda all’ultima candidatura di Latina a Capitale della Cultura 2026 e alla firma, giusto ieri, del fatidico contratto per l’avvio dei lavori relativi al centro sportivo outdoor del quartiere Nuova Latina. In ogni caso, il trend della categoria “Ambiente e servizi” resta basso anche per gli altri indicatori.
Il sipario si chiude
Veniamo alla sesta e ultima categoria dell’indagine “Qualità della vita 2023” del Sole 24 ore: “Cultura e tempo libero”. Perde ancora Latina, in questo caso altre sette posizioni, collocandosi al 79esimo posto. Un dato, però, è a dir poco scandaloso: è ultima per “ingressi a spettacoli”. D’altronde, con il D’Annunzio chiuso fino a “ieri” non poteva essere diversamente.
Ma non è solo questo. A mancare sono anche la curiosità (82esimo posto per “indice di lettura”), la partecipazione (72esimo posto per “partecipazione elettorale”), il rinnovamento generazionale (87esimo posto per “amministratori comunali con meno di 40 anni” e 75esimo per “numero di NEET”). Tutti anelli della stessa catena.
Non va diversamente per la cura del benessere fisico: 88esimo posto per “palestre, piscine e stabilimenti termali”; 86esimo per “servizi di centri per benessere fisico”.
C’è speranza?
Finché c’è vita, c’è speranza. Sì, nel futuro: in quel 35esimo posto per quoziente di natalità. Nonostante Latina sia all’89esimo per “qualità di vita dei bambini”, c’è speranza. È tempo che gli adulti facciano la loro parte, ma finché costoro non si indigneranno di fronte a temi quali la chiusura del Palazzetto dello Sport Comunale, non ci si potranno aspettare grossi salti di classifica, né tantomeno una qualità di vita migliore.
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