«Il Silp Cgil nel corso di questi anni ha sempre rivendicato una maggiore attenzione sui temi della sicurezza per l’intera area metropolitana e in questo caso per l’area dei Castelli Romani, dove i cinque commissariati presenti avevano subìto, nel corso degli ultimi anni, forti riduzioni d’organico, frutto dei pensionamenti e del blocco del turn over- spiega Mirko Carletti, segretario provinciale del Sil Cigl Roma -.L’assegnazione di circa 30 operatori nell’area dei Castelli rappresenta, quindi, un’importante risposta alle nostre rivendicazioni, ne conferma la fondatezza e costituisce un punto di partenza importante, non certo un punto di arrivo- sottolinea Carletti – L’aspetto principale – prosegue – è la ritrovata attenzione per il territorio della provincia, che aveva pagato eccessivamente la centralità della Capitale in materia di sicurezza, ma la situazione degli organici – obietta sempre il sindacalista Silp – resta ancora una problematica con carenze mediamente del 20-30%.
Per fare degli esempi concreti: le previsioni organiche di Frascati, Marino, Genzano e Velletri stabilivano 57 operatori, per Albano invece ne erano previsti 94, ma il dato è riferito a quando svolgeva il ruolo di commissariato coordinatore del polo Castelli Romani, mentre oggi, pur svolgendo le stesse funzioni degli altri uffici, ha il maggiore organico, poco superiore alle 60 unità. Una situazione, questa, auspicabile anche per gli altri quattro commissariati che invece, nonostante gli incrementi, hanno raggiunto organici che variano da 42 a 48 operatori, rispetto ai 57 previsti». Insomma, secondo il segretario provinciale Silp Cgil Roma «L’incremento disposto ha cercato di sanare le criticità maggiori, come ad esempio Genzano con 9 operatori in più e 10 a Marino, perché in quegli uffici l’organico era sceso al di sotto delle 40 unità, mentre paradossalmente ora il Commissariato di Frascati, nonostante l’incremento di quattro agenti è quello con minor numero di operatori rispetto alle funzioni svolte. E alle carenze d’organico – evidenzia ancora Carletti – corrispondono: minor controllo del territorio e servizi ai cittadini meno efficienti. Un esempio concreto: la figura del poliziotto di quartiere che, nel caso di Frascati, aveva realizzato importanti progetti di prossimità con le scuole e con gli anziani, un servizio che è stato eliminato proprio per la carenza del personale.
L’incremento disposto dal Questore Della Rocca rappresenta il 15% della forza complessiva e – ribadisce Carletti – oggettivamente in una sola assegnazione non era possibile fare di più, anche perché i commissariati della Capitale erano in emergenza. Il Questore ha comunque dato prova di attenzione verso tutte le realtà territoriali. Comunque il Silp Cgil continuerà a sollecitare l’invio di altro personale in occasione delle prossime assegnazioni, perché i commissariati della provincia devono fronteggiare una popolazione in continua crescita, servizi di ordine pubblico che aumentano per via delle manifestazioni sportive e le proteste sociali che la crisi economica accresce e svolgono importanti servizi nel settore immigrazione, che invece per la Capitale sono stati centralizzati presso l’Ufficio immigrazione».
Quindi, il Silp Cgil plaude alle positive scelte operate che, comunque, rappresentano solo l’inizio di un complesso progetto per colmare il gap e garantire maggiore sicurezza, con turni meno massacranti per gli operatori. «Un progetto- rileva Mirko Carletti – che deve riguardare anche gli uffici , scongiurando la definitiva chiusura dell’Ufficio Epi di Frascati, con un immediato incremento di Ufficiali di Polizia Giudiziaria verso i commissariati aperti 24 ore su 24. Bisogna mantenere alta l’attenzione sui temi della sicurezza – conclude l’esponente sindacale – Ciò si può fare grazie alla sinergia di tutti e su questa tematica anche i media possono sicuramente svolgere un ruolo non indifferente di sollecitudine e interesse».