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L’Appia Antica, Regina Viarum
L’Appia antica, conosciuta anche con l’appellativo di”Regina Viarum” , è forse l’arteria stradale più celebre del mondo antico romano. Essa collegava l’antica Roma al meridione della penisola italica passando per le regioni attuali Lazio, Campania, Basilicata e Puglia. E’ stata testimone di vicende storiche fondamentali per il nostro paese. L’importanza di tale reperto è stata da sempre riconosciuta ed ha dato origine anche alla nascita del parco dell’Appia Antica ad opera, in particolare, di Antonio Cederna negli anni ’80.
Ora potrebbe anche diventare Patrimonio Unesco. E’ essenziale dunque che l’opinione pubblica ne prenda coscienza per la necessità di preservare e valorizzare non solo il reperto stesso, ma anche tutte quelle aree circostanti ad essa ancora ammirabili sotto il profilo paesaggistico ed archeologico. A questo proposito annunciamo che Italia Nostra Castelli Romani e l’Archeoclub Aricia stanno organizzando un ciclo seminariale di formazione, riservato a chi si iscriverà, specifico per insegnanti ed appassionati di cui a breve si darà notizia più dettagliata.
Filippo Coarelli
Filippo Coarelli (Roma, 9 giugno 1936) è un archeologo italiano, già docente di Storia romana e di Antichità greche e romane all’Università di Perugia. È stato allievo di Ranuccio Bianchi Bandinelli. Dopo aver inizialmente frequentato la facoltà di giurisprudenza, si dedica all’archeologia.
Ancora studente partecipa ad operazione di scavo presso le mura di Alatri, a Monteleone Sabino e a Begram in Afghanistan. Si è occupato di topografia antica di Roma e dell’Italia antica, utilizzando sia le fonti antiche che i dati archeologici ed utilizzando anche altre metodologie, come quelle dell’antropologia culturale, allo scopo di ricostruire i diversi aspetti del passato.
Si laurea in archeologia nel 1961, all’università di Roma con Ranuccio Bianchi Bandinelli e poco dopo diviene suo assistente. È stato redattore, dalla sua fondazione (1967), della rivista Dialoghi di Archeologia, creata e diretta da Bianchi Bandinelli. Tra il 1968 e il 1973 è stato ispettore archeologo presso la Ripartizione Antichità e Belle Arti del comune di Roma e, in seguito, assistente presso l’università di Siena e poi presso l’università di Perugia.
Dal 1978 dirige gli scavi della colonia latina di Fregellae, presso Isoletta d’Arce (Frosinone). Dal 2003 è direttore scientifico degli scavi al Santuario di Diana a Nemi, in collaborazione con Giuseppina Ghini della Soprintendenza ai Beni Archeologici del Lazio. Dal 2006 è direttore scientifico degli scavi di Villa San Silvestro di Cascia (PG).
Dal 1980 al 2008 è stato professore ordinario di “Storia Romana”, ha insegnato “Antichità greche e romane”, “Antichità romane” e “Religioni del Mondo Classico” presso il Corso di Laurea in scienze dei Beni Archeologici e Antropologici della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’università di Perugia. Nel 1983 ha condotto per la Rai, il ciclo dedicato all’era antica di “La straordinaria storia dell’Italia”.
Nel 2003 è stato insignito dal Presidente della Repubblica Italiana (Carlo Azeglio Ciampi) della Medaglia d’oro ai Benemeriti della cultura e dell’arte. È membro dell’Academia Europaea, dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Académie des Inscriptions et de Belles Lettres, della British Academy, della Société des Antiquaires de France, dell’Istituto di Studi Etruschi.
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