Il piccolo Colosseo dell’imperatore Commodo
Qualche anno fa proprio a Genzano sono stati ritrovati difatti i basamenti di uno spettacolare anfiteatro decorato (subito soprannominato il ‘piccolo Colosseo’) realizzato con marmi pregiati arrivati da tutto Mediterraneo e di proprietà dell’imperatore Commodo. La struttura misura circa 50 x 40 metri, con l’arena di 35 x 24.
Poteva contenere più di 1300 persone (tanto per avere un riferimento, il Colosseo di Roma poteva ospitare 70.000 spettatori in una struttura di m 188 x 156) e al suo interno era presente anche un palco imperiale.
Tali basamenti però sono interdetti all’accesso dei normali cittadini, ma visibili solo agli addetti ai lavori.
La villa degli Antonini
Stessa cosa per la vicina Villa degli Antonini, situata tra il XVIII e il XIX miglio della via Appia Antica, uno dei simboli archeologici di Genzano. È una delle numerose ville suburbane che fin dall’epoca tardo-repubblicana vennero a popolare la fascia meridionale dei Colli Albani e di cui ci danno notizia le fonti antiche. Dalla metà del XVII sec. la zona viene identificata con il toponimo “La Villa”, per la presenza della villa baronale di Giangiorgio Cesarini. A rendere possibile l’identificazione della Villa con quella degli Antonini è stato il rinvenimento, nel XVIII sec. d.C., di numerosi ritratti degli imperatori della famiglia antonina, conservati oggi ai Musei Capitolini.
Il complesso della Villa, che si estendeva per cinque ettari, si sviluppa su due livelli, di cui quello inferiore riveste una duplice funzione, sostruttiva e di servizio. Allo stato attuale delle ricerche non è possibile comprendere le reali dimensioni dell’intera struttura ed affermare con certezza quale fosse la sua funzione.
Si deve supporre che il complesso residenziale terminasse proprio con ciò che risulta visibile ancora oggi e che probabilmente sia da ricollegare ad un impianto termale in dotazione alla villa.
Il progetto di restauro e i fondi PNRR
“Il progetto di restauro, riqualificazione e valorizzazione – si legge in una comunicazione municipale – consentirà la fruizione al pubblico del sito archeologico “Villa degli Antonini”. È finanziato dal PNRR e inserito nell’intervento “Giubileo 2025 “Dalla Roma Pagana alla Roma Cristiana”, coinvolge oltre all’Amministrazione del Comune di Genzano, la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la Provincia di Rieti”.
I saluti istituzionali
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Carlo Zoccolotti, hanno relazionato alla folta platea in sala la Dott.ssa Simona Carosi, Responsabile Unico del Progetto; la Dott.sa Gemma Carafa Iacobini, archeologa referente della Soprintendenza per la città di Genzano; l’Arch. Valentina Milano, Direttore dei Lavori, Soprintendenza ABAP; la Prof.ssa Deborah Chatr Aryamontri, Montclair State University e co-direttrice del “Villa degli Antonines’ Project”, con il collega Timothy Renner; l’Arch. Laura Gasseau, progettista incaricata.
Il parco archeologico
Il progetto prevede la realizzazione di un vero e proprio parco archeologico che consentirà ai visitatori di visionare e vivere attivamente gli scavi e la loro evoluzione con la realizzazione di tettoie lamellari amovibili provviste di elementi modulari che oltre a supportare le strutture avranno anche la funzione di sedute lungo il percorso che sarà fruibile da tutti, risolvendo un dislivello dell’area archeologica di ben 17 metri non superando mai la pendenza del 5%. Il parco avrà un nuovo ingresso dedicato con un box info”.
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