L’incontro letterario
E poi quella letteraria, poiché, insieme all’Assessora alla Città Sostenibile Enrica Cammarano e ad Aldo Onorati abbiamo discusso di “Italo Calvino e l’ecologia” per ricordarlo in occasione dei cento anni dalla nascita.
Non tutti sanno che Calvino, figlio di un agronomo e di una botanica, era un autore ecologista, precursore dei nostri giorni.
Italo Calvino
“Ogni mattina la popolazione si risveglia tra lenzuola fresche, si lava con saponette appena sgusciate dall’involucro, indossa vestaglie nuove fiammanti, estrae dal più perfezionato frigorifero barattoli di latta ancora intonsi […]”.
Così l’autore descriveva Leonia, una de “Le Città Invisibili”, simbolo della civiltà consumistica, un consumismo contro il quale Calvino si scagliava, sottolineando come il miglioramento della qualità della vita dell’uomo, l’agio in cui stava abituandosi a vivere corrispondesse a un peggioramento delle condizioni ambientali.
Le città invisibili
Ne “Le Città Invisibili“ lo scrittore aveva già prefigurato la logica della riduzione, del riuso, del riciclo e del recupero, mentre in “Marcovaldo” aveva individuato nel protagonista del libro il punto di equilibrio tra la città e la campagna.
Per una strana coincidenza anche nel nostro Comune, appena si accede ad Albano, sulla rotatoria di Piazza Mazzini, c’è quello stesso simbolo rappresentato da Marcovaldo: al centro della rotatoria spicca il #TerzoParadiso di Michelangelo Pistoletto che è proprio, metaforicamente, il punto di incontro tra la natura e l’umano. Un segno tangibile di quanto la nostra comunità si impegni a tutelare l’#ambiente e a portare avanti la battaglia ecologista, tutti i giorni” .
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