Nel 2020 la Regione Lazio stanziò fondi a pioggia per garantire ai cittadini di poter andare al mare in tutta sicurezza. Era l’anno del Covid, dei lockdown, delle mascherine e delle restrizioni: dopo i quattro mesi di sacrifici e restrizioni i cittadini volevano tornare a vivere la loro vita all’aria aperta, ma per evitare nuovi contagi bisognava mettere delle regole.
Una di queste era che si doveva mantenere il distanziamento anche in spiaggia. Per non sovraffollare troppo gli arenili, il Comune di Nettuno aveva pensato bene di acquistare materiale informatico e servizio di assistenza per la gestione telematica delle prenotazioni e degli accessi alle spiagge libere.
Spiagge informatizzate
Si trattava di un complesso sistema di controllo e sicurezza del litorale (capienza massima delle aree balneabili, varchi di accesso, parcheggi, ecc…), in grado di elaborare e gestire i flussi video che arrivano da altri sistemi di rilevazione – ad esempio telecamere posizionate nei punti nevralgici — nonché di fornire, attraverso totem informativi, ogni tipo di informazione proveniente dai sistemi informativi comunali, inclusa la divulgazione delle informazioni idonee a garantire gli accessi in sicurezza agli arenili cittadini.
Dopo Nettuno, altri comuni?
Costo del materiale: 70 mila euro di soldi regionali. Comprato, mai utilizzato, né installato. Questa fornitura è ora oggetto di indagine da parte della Guardia di Finanza, che sta valutando se ci sia stato uno sperpero di denaro pubblico. Una indagine che pare sia in corso anche in altri Comuni costieri dove la gestione della spesa per le spiagge sotto Covid è stata “ballerina”.
I Commissari di Nettuno: mettiamoli in funzione
Nel frattempo, la commissione straordinaria che amministra Nettuno – dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose – ha preso atto che quelle attrezzature “risultano depositate presso il Comune e non sono interessate da alcun provvedimento cautelare, ed esposte a seri rischi di deterioramento”.
Per questo ha chiesto agli uffici comunali di mettere in funzione i totem e il sistema. L’intervento costerà 20mila euro: l’estate per i frequentatori di Nettuno sarà dunque tecnologica.