La somma verrà ripartita tra i Comuni litoranei in funzione di due parametri: la popolazione e la lunghezza di arenile libero – ossia delle spiagge libere e libere con servizi – del loro territorio (non riceverà fondi il Comune di Itri perché il breve tratto di costa che ricade nel suo territorio non ricomprende arenili balneabili). I soldi saranno immediatamente disponibili, senza necessità di dover presentare progetti.
I fondi regionali potranno essere usati dai Comuni per mettere in campo tutte le azioni che riterranno necessarie per assicurare una frequentazione sicura degli arenili, in particolar modo le spiagge libere, e dei lungomari. Potranno quindi, ad esempio, trovare soluzioni che assicurino il distanziamento sociale ed evitino assembramenti, intervenire per garantire una frequente pulizia e la sanificazione degli arenili, istallare servizi igienici, organizzare il servizio di salvamento durante la balneazione e la sorveglianza del litorale e assicurare, in particolare per quanto riguarda le isole Pontine, la sicurezza epidemiologica nelle aree di sbarco e nei pontili.
I fondi sono stati presi dal “Piano di interventi per la riqualificazione e lo sviluppo locale sostenibile del litorale laziale”, per il quale tra il 2020 e il 2021 era previsto un investimento di 21 milioni di euro. Addio per questa estate ai progetti per la riduzione della plastica e per la realizzazione di nuove piste ciclabili: adesso l’importante è salvare la stagione estiva.
Alcuni dei Comuni finanziati e relativi importi
Ostia – 765.000 euro
Pomezia – 288.000 euro
Ardea – 247.000 euro
Anzio – 275.000 euro
Nettuno – 194.000 euro
Latina – 496.000 euro
Sabaudia – 344.000 euro
San Felice Circeo – 100.000 euro
Terracina – 230.000 euro