Un lavoro durato due anni, quello dell’associazione Cercatori di semi di Ardea-Pomezia, che si occupa di difesa della biodiversità attraverso la salvaguardia delle sementi di varietà locali e rare.
L’Italia conserva moltissimi ecotipi tradizionali di eccezionale qualità, sempre più a rischio, il mancato ricambio generazionale va disperdendo le tecniche prima comuni di selezione e conservazione delle sementi.
L’Associazione Cercatori di Semi grazie alla costante ricerca, ai collaboratori e appassionati conta nel ritrovamento e salvataggio di numerosi ecotipi. Il Pantano di Ardea è solo uno di questi.
Da dove arriva il pomodoro Pantano di Ardea?
«A volte sono le persone a scriverci, raccontandoci la storia di varietà riprodotte e conservate per moltissimi anni, come la signora Elisa Chinellato, che ci ha donato i semi dell’incredibile pomodoro tramandatogli dallo Zio in un percorso che durava da più di un secolo» scrive l’associazione sul proprio sito, «o Toni del Mussét e il suo Pignoétto dal dente, Mais Cinquantino estremamente rustico che usava coltivare durante l’alpeggio».
«Il Pantano di Ardea, città che ospita la nostra tenuta, ci venne segnalato da un coltivatore che lo ricordava negli anni ’60 del secolo scorso, lo descriveva come un grosso pomodoro costoluto, molto irregolare, chiamato Verdone o Stortone».
«La ricerca è durata circa due anni, per arrivare a tre coltivatori che ancora coltivavano la varietà nei loro orti, da cui abbiamo reperito le sementi».
Come viene recuperato
La prima fase è la coltivazione, in orti isolati, come unico della specie. In questo modo si verificano eventuali fitopatologie, la morfologia e la qualità delle bacche o dei frutti. La seconda fase è contattare un ente che possa effettuare un ulteriore controllo, questa è la parte più complicata.
Nel Lazio c’è Arsial, agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio, che si è occupata di ricevere le sementi con estrema disponibilità, queste sono state poi coltivate per poter essere sottoposte a un’analisi genetica che stabilirà l’eventuale “genuinità” della varietà.
Successivamente si inserirà l’ecotipo nel “registro volontario delle varietà a rischio erosione genetica.
Le caratteristiche del Pantano (o Stortone)
La pianta è determinata, mediamente produttiva, particolarmente rustica. Le bacche, di forma costoluta e irregolare (da qui il nome più antico: Pomodoro Stortone), è di grandi dimensioni, dai 350 ai 500 grammi e più, la polpa è compatta, (compatibilemente alla qualità del terreno), molto saporita, con pochissimi semi. Il pomodoro è un di bel rosso striato di verde e giallo dorato.
Pronto in 90 giorni dalla semina.
Come richiedere le specie ‘antiche’ dell’orto
I semi del Pantano di Ardea, ma anche quelli del Tabacco Reale dei Savoia, del Pomodoro Chinellato, della Zucchina Pantesca, del Cetriolo di Aldeno, del pomodoro Spagnoletta di Gaeta, del Pomodoro Galatino, del Pomodoro Re Umberto, della Zucca Santa Bellunese, del Bombolino Toscano e di tutte le varietà ritrovate possono essere richiesti gratuitamente se si è residenti o si coltiva nei comuni limitrofi alla zona di provenienza (Aprilia, Albano, Anzio, Pomezia).
Tel: 06633910 lun/ven 9-16 orario continuato o alla mail [email protected]
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