45enne di Ardea preso ad Aprilia
L’uomo, bagnino di professione, è stato colpito da un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità del Portogallo: è stato rintracciato ad Aprilia dalla Squadra Mobile della questura di Latina e condotto in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. È accusato dei reati di produzione, vendita e acquisto illecito di sostanze stupefacenti.
Non è ancora chiaro quale fosse il ruolo dell’uomo, se solo un semplice accompagnatore. Fatto sta che l’obiettivo della missione interrotta a giugno era quella di spedire 60 chili di cocaina purissima nascondendola in tavole da surf che dopo essere state inviate in Portogallo avrebbero dovuto raggiungere l’Italia e quindi Ardea e Aprilia, proveniente dall’Uruguay.
Le accuse dall’Uruguay
Il 45enne non aveva precedenti, conduceva una vita tranquilla, dedita al lavoro e alla famiglia. Per questo chi lo conosce stenta ancora a credere a queste accuse.
Non è registrato né come mittente, né come destinatario delle tavole da surf “stupefacenti” imbottite di droga e spedite dall’Uruguay. Non è neanche “il soggetto che ha materialmente ritirato il pacco” arrivato a Lisbona.
Tuttavia gli uruguaiani hanno ricostruito ogni suo passo, da quando è arrivato in America l’11 maggio insieme a uno dei tre indagati, fino a quando i due non sono tornati prendendo una barca che da Montevideo li ha portati fino in Argentina, quindi in Etiopia e infine in Italia.
Le indagini proseguono nel più stretto riserbo. Dopo l’arresto del giugno scorso, il 45enne di Ardea era stato rimesso in libertà. Ora il nuovo arresto ad Aprilia.
Altri arresti della Squadra Mobile di Latina
Nel corso dei controlli i poliziotti della Questura di Latina hanno tratto in arresto in tutto tre persone. Oltre al bagnino, gli agenti della Squadra Mobile hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione per maltrattamenti in famiglia e lesioni, mentre un secondo individuo è stato invece arrestato dalla Volante per evasione dagli arresti domiciliari.
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