Il cosiddetto “tempio della cremazione” è oggetto di critiche da parte della cittadinanza per una presunta pericolosità e nocività sulla salute umana. L’appuntamento è per venerdì 9 febbraio 2024 alle ore 10 in aula consiliare. La seduta, convocata dal presidente della commissione Trasparenza Luca Vita, è aperta al pubblico.
La storia del forno crematorio ad Ardea
Nel 2022 l’amministrazione comunale di Ardea ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione del forno crematorio, il primo a sud di Roma, che servirà a far fronte anche le esigenze della Capitale.
I lavori sono già partiti. Sta nascendo in via Strampelli, nell’area oggetto di ampliamento dell’attuale cimitero che ospita anche la tomba di Franco Califano: prevista una struttura di 600 metri quadrati, alta nove metri, con all’interno due forni, uno per le salme e l’altro per gli animali da affezione.
Ci saranno sale per l’ultimo saluto al defunto e un’area esterna dedicata appositamente allo spargimento delle ceneri in natura.
Costi e guadagni
Attualmente per poter cremare una salma ci si deve rivolgere a Civitavecchia o Viterbo, oppure spostarsi in altre regioni. Il nuovo “tempio” farà confluire ad Ardea le ditte di onoranze funebri della provincia di Roma ma anche dell’area nord della provincia di Latina. Per legge, il costo per ogni cremazione è fissato a 515 euro a salma. A realizzare l’opera, con un investimento stimato di 1,6 milioni, è Ardea 2018, la ditta che ha vinto la gara d’appalto per la gestione dei due cimiteri di Ardea, quello di via Strampelli e quello monumentale di via Santa Marina.
L’autorizzazione alla struttura prevede controlli stringenti in materia di emissioni in atmosfera, visto che non distante dal cimitero sorgono numerose abitazioni.
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