L’intervento prevede, in particolare, il cambio di destinazione d’uso della ex scuola interna al plesso religioso che verrà trasformata in centro estetico e spa. La chiesa, le cucine e il refettorio verranno trasformati in servizi di accoglienza ospiti e ristorazione. Mentre la porzione della struttura che ospitava la residenza delle suore ed orfane diverrà la vera e propria residenza alberghiera.
La struttura è in stato di abbandono da tempo, ossia da quando le suore Orsoline si sono trasferite altrove. L’immobile non verrà ampliato in alcun modo, ma solo recuperato, come imposto dalla Soprintendenza Archelogica che si occupa dell’area sud di Roma, una costola territoriale del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo. Al progetto il Consiglio comunale ha conferito, come anzidetto, anche il pubblico interesse. Maggioranza ed opposizione hanno raggiunto un accordo reciproco che è testimoniato dai voti espressi pubblicamente in Consiglio comunale a dicembre scorso: 22 voti positivi su 22 presenti in aula, nella sede del Comune, ossia a palazzo dei Priori.
L’ex convento delle Orsoline di Velletri
“Il complesso immobiliare – scrive il comune nelle carte che abbiamo potuto visionare – è nato come Conservatorio. Poi orfanatrofio, già trasformato negli anni ’90 a scuola materna. Non è attivo dai primi anni del Duemila, quando le Suore hanno lasciato la struttura dopo la chiusura della scuola.
È stato oggetto di alienazione in favore del soggetto proponente. L’intervento prevede il cambio di destinazione d’uso della porzione destinata a struttura scolastica a centro estetico e spa, della porzione destinata a chiesa, cucine e refettorio a servizi di accoglienza ospiti e ristorazione, della porzione destinata a residenza delle suore e orfane a residenza alberghiera.
Sarà un hotel di lusso (con spa)
L’intervento proposto non risulta in contrasto con il Piano di Recupero avviato e non ancora approvato. Il MIBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) ha classificato il complesso Immobiliare denominato “Convento delle Orsoline – Conservatorio di Santa Maria della Neve e Sant’Orsola” d’interesse storico-artistico ai sensi dell’art. 10 comma 1 del D. Lgs 42/2004 sottoponendo lo a regime vincolistico. Valutato che ogni singolo intervento edilizio di trasformazione del bene immobile dovrà essere autorizzata oltre che dall’amministrazione Comunale, anche dalla competente Soprintendenza.
Pubblico interesse, consiglio e Ministero dicono “Sì”
L’intervento presenta una valenza di interesse pubblico ravvisabile nel recupero del patrimonio edilizio esistente, nella valorizzazione di un bene storico artistico che contribuisce alla riqualificazione di una parte di Città, già iniziata con importanti opere di restauro pubbliche.
Secondo una consolidata giurisprudenza, la costituzione e l’ampliamento di strutture alberghiere rientra tra gli impianti di interesse pubblico per i quali è consentito il rilascio di permesso di costruire in deroga ai sensi del citato art. 14 del D.P.R. 380/2001″.
A Velletri anche l’Agenzia delle Entrate e la nuova sede della Guardia di Finanza
Tra l’altro molto presto il comune di Velletri ospiterà anche il comando della Guardia di Finanza e la sede dell’Agenzia delle Entrate. Entrambe le strutture pubbliche troveranno ospitalità nell’ex convento di San Francesco situato su via di San Francesco.
Una operazione che comporterà un risparmio annuo di affitti pagati a privati di oltre 550mila euro. È quanto deciso dalla Agenzia del Demanio, Direzione Regionale Lazio che ha convocato un a Conferenza decisoria chiamata a dare l’ultimo ‘sì’, che si è svolta l’anno in corso, ossia a fine 2023. L’avvio del cantiere è atteso entro i primi sei mesi del 2024, il fine lavori per il 2027.
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