I ‘fantasmi’ della politica a Tor Vergata
Nulla da dire sulle presenze di taglio accademico e scientifico. A destare dubbi sono soprattutto tre figure che fanno parte più del mondo politico romano, quello dei salotti della Roma bene, che non di quello propriamente accademico e scientifico.
Paolo Giacomelli, l’ex assessore della Giunta Iervolino
Il primo ‘fantasma’ della politica è sicuramente Paolo Giacomelli, attuale direttore apicale del Dipartimento dei Rifiuti di Roma. Nominato dal primo cittadino Roberto Gualtieri Responsabile Unico del Procedimento amministrativo (RUP) dell’inceneritore e dell’appalto pubblico da 7,3 miliardi di € dentro cui l’inceneritore è stato inserito. Tradotto dal linguaggio tecnico, Giacomelli è il cerbero piazzato a difesa della grande torta dal valore di 7,3 miliardi di € (l’equivalente di una finanziaria nazionale). Su cui Gualtieri e soci si giocano la carriera. Giacomelli è anche l’ex assessore all’Igiene Pubblica della Giunta Iervolino di centro-sinistra di Napoli tra il 2006 e il 2011.
Antonella Fiore, la ex manager ora… ‘genio della lampada’
Il secondo ‘fantasma’ della politica si chiama Antonella Fiore, ingegnere e dirigente Ama. È balzata all’onore delle cronache nazionali come fedelissima dell’ex assessora grillina Paola Muraro, da cui è stata promossa nel 2016 ai vertici della comunicazione di Ama. Ora viene catapultata da Gualtieri ai vertici della struttura commissariale di Roma Capitale. Chiamata a svolgere le funzioni di ‘genio della lampada’ del primo cittadino. Alla fine l’ingegner Fiore avrà un compito tutt’altro che facile: esaudire ogni desiderio di Gualtieri e soci.
Alessandro Filippi, il fedele ‘servitore’ ex Acea ora Ama
Il terzo e ultimo ‘fantasma’ della politica che presenzierà al convegno porta il nome di Alessandro Filippi. Fino a qualche mese era ai vertici di Acea Elabori, la ‘costola’ di Acea che ha preparato materialmente il progetto dell’inceneritore di Gualtieri. Filippi è stato ‘promosso’ di recente (con lode e plauso) da Gualtieri e soci sulla poltrona più importante di Ama spa, quella da direttore generale. Un incarico cui possono aspirare solo i fedelissimi dei politici. I meriti e le capacità scientifiche, a certi livelli, non contano più nulla.
Il professor Lombardi e le interviste pro-inceneritore
Poi c’è il professor Francesco Lombardi, noto alle cronache per le sue interviste super pro-inceneritore, in cui decanta le meraviglie dell’incenerimento. È una figura, la sua, che somiglia molto di più a quella del ‘classico politico’ che non al tipico docente universitario super partes.
Gualtieri ‘usa’ l’Università per sostenere il termovalorizzatore di Roma?
Premesso tutte questo, quello che conta per i cittadini è invece ben altro. L’area vasta che subirà le ricadute prodotte dall’inceneritore di Gualtieri si estende difatti da Ardea e Pomezia. I due comuni del litorale laziale di Roma sud, fino ai Castelli Romani e all’area su cui si trova l’Università di Tor Vergata. Il sito prescelto è, infatti, l’ultimo lembo di territorio romano in località Santa Palomba, proprio al confine con la discarica ultradecennale di Albano Laziale.
Un’area su cui ricadranno, per i prossimi decenni, le migliaia e migliaia di tonnellate di fumi tossici in uscita dall’impianto industriale con cui il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, giura però di risolvere i problemi della spazzatura della Capitale. A questo punto la domanda sorge spontanea: i tre ‘fantasmi’ della politica invitati dall’Università di Tor Vergata a parlare del futuro di rifiuti di Roma spiegheranno ai presenti anche i danni che subirà la salute dei cittadini dopo l’avvio dell’inceneritore di Gualtieri e soci?
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