Le due donne sono state uccise per essere intervenute a difesa della figlia e sorella 22enne, ex fidanzata del finanziere 27enne di Minturno.
Il rapporto tra la 22enne e il militare era giunto alla rottura. L’uomo il giorno della tragedia è andato nell’abitazione della ex, nel quartiere San Valentino di Cisterna, finendo per litigare.
A quel punto la madre e la sorella della ragazza sarebbero intervenute in sua difesa. L’uomo ha reagito con la pistola di ordinanza, uccidendole. La ex fidanzata invece si è salvata chiudendosi in bagno e lanciando l’allarme.
Al loro arrivo nell’abitazione, le forze dell’ordine hanno trovato i corpi delle due donne, con la giovane sopravvissuta nascosta in un angolo sotto choc.
Gli agenti della squadra mobile hanno rintracciato il 27enne, che intanto stava tentando di tornare a casa, nel quartiere Q4, nei pressi dell’abitazione di un parente. Il militare, originario di Minturno, era in servizio ad Ostia. È stato arrestato per duplice omicidio.
Il cordoglio delle autorità
Il sindaco di Cisterna Valentino Mantini ha manifestato il cordoglio di tutta la comunità per il duplice omicidio:
“Una comunità sconvolta dall’ennesima tragedia che ha visto vittime due donne, una madre e una figlia, per mano di un uomo violento. Tutta la nostra comunità si stringe intorno al dolore lacerante dei familiari.”
Anche il sindaco di Latina, Matilde Celentano, si è stretta nel lutto alla comunità di Cisterna, inviando una nota di cordoglio:
“L’amministrazione comunale di Latina si stringe al dolore di familiari e amici di Nicoletta Zomparelli e Renée Amato, vittime di un raccapricciante duplice omicidio avvenuto nella giornata di ieri a Cisterna. Con lo stesso sentimento, l’amministrazione intera esprime vicinanza a Desirée Amato, che è riuscita a scappare dalla furia dell’ex fidanzato, fermato nel quartiere Nuova Latina, e a mettersi in salvo. Da Sindaco sono vicina al collega Valentino Mantini che, in questo momento così sconvolgente per la comunità di Cisterna, svolge un ruolo istituzionale importantissimo.”
La sindaca ha sottolineato l’importanza di riflettere sui termi dell’educazione all’affettività e della violenza sulle donne:
“Una tragedia simile non può lasciare indifferente nessuno. Ognuno di noi ha il compito, morale e civico, di riflettere su quanto accaduto e trarre da questa vicenda degli insegnamenti. Quello dell’amore, della mamma e della sorella di Desirée, che hanno fatto da scudo alla ragazza salvandole la vita. E quello della degenerazione dei sentimenti, che non sono amore. Nella giornata di oggi, in cui cade anche la festa di San Valentino, riflettiamo su quanto ognuno di noi può fare nella prevenzione, nella vicinanza, nel tendere una mano a chi sta vivendo una situazione dai contorni poco definiti, che si può trasformare in un sentimento non sano e potenzialmente pericoloso. Sul territorio di Latina sono svariate le figure che dedicano anima e corpo contro la violenza sulle donne, che ringrazio per il lavoro quotidiano che svolgono. L’invito ai cittadini, che ho già avuto modo di ribadire lo scorso 25 Novembre, è quello di chiedere aiuto, ogni volta che se ne sente la necessità. Alle forze dell’ordine, alle famiglie, alle istituzioni, alle associazioni, alla scuola, alla parrocchia.”
Sul tragico duplice omicidio di Cisterna è intervenuto anche il vescovo della diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, Mariano Crociata:
“La cosa da dire in questo momento è il dolore e la preghiera per le vittime, lo sgomento e l’impotenza di fronte a un simile gesto, per certi versi l’ennesimo, ma poi in sé unico, come uniche sono le persone di vittime e carnefice. Rinuncio in questo momento a fare analisi e commenti di circostanza. Dico che chiunque ne ha la possibilità, si dedichi con amore e passione al lavoro, al servizio degli altri, soprattutto al compito o anche solo alla responsabilità educativa con il modo di agire prima che con i discorsi. Impegniamoci a costruire buone relazioni e senso di rispetto e di accoglienza nei confronti di ogni persona, dovunque e sempre. In questo senso apprezzo e incoraggio il lavoro pastorale ed educativo che svolge la parrocchia di San Valentino in un quartiere che ospita molte belle persone e belle famiglie, che vanno solo incoraggiate ad andare avanti costruendo insieme buona socialità.”
Il fatto ha colpito ancora una volta il quartiere di San Valentino. Anche il parroco di San Valentino, don Paride Bove ha voluto dunque inviare un messaggio alla comunità parrocchiale, provata da questo caso:
“La nostra Comunità si stringe al dolore dei familiari e amici di Nicoletta e Renée. Il nostro Quartiere, la nostra Comunità porta con sé il nome di un santo che ha dato la vita per l’amore. Amare è dare vita, non toglierla. Proprio in questo giorno dedicato all’amore dobbiamo fare i conti con l’odio. Ma oggi è anche Mercoledì delle Ceneri, giorno in cui ci viene ricordata la necessità della Conversione. Abbiamo bisogno di convertirci al vero amore che dà, senza riserve, sull’esempio del Signore Gesù. Dare in ogni piccolo gesto… O questo mondo non cambierà mai.”
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