È quanto, in buona sostanza, ci racconta Marco Moresco, consigliere comunale di zona, ossia di Pavona, la popolosa frazione albanense. Parliamo delle case popolari (tecnicamente palazzine Erp-Edilizia Residenziale Pubblica) di proprietà della città eterna, situate in via Roma n. 46/48, nel mezzo di Pavona, a poche centinaia di metri dal cantiere per la costruzione del sottopasso FS di via dei Piani di Monte Savello. Via Roma è una traversa, molto conosciuta, della più famosa via del Mare, la strada che collega i Castelli Romani da e per Ardea e Pomezia. A due passi dalla via Nettunense.
Albano, i liquami sommergono le case popolari
Qui il comune di Roma, anni fa, costruì le sue case popolari. Queste case popolari, per l’ennesima volta, si sono allagate. L’acqua (un miscuglio di acque nere e bianche) ha invaso i locali seminterrati, garage e cantine. Inutilizzabili i servizi igienici degli appartamenti posti al piano terra. Il fetore è insopportabile visto che, come anzidetto, si sono mischiate le acque scure a quelle chiare della pioggia copiosa dei giorni scorsi.
Ma nessuno interviene. Nonostante tre solleciti (scritti) inviati al comune di Roma (proprietario degli immobili) ed al servizio di manutenzione Erp, così si chiama in gergo tecnico.
“Ma il Comune di Roma (proprietario degli immobili) se ne frega”
“Quando c’è da prendersi i meriti, la visibilità e gli applausi – dichiara al nostro giornale Marco Moresco – c’è sempre la fila di politici. Ma quando c’è da portare a termine il lavoro sporco, da risolvere i problemi veri ed urgenti, nel vero senso del termine, scompaiono tutti.
Eppure – conclude – basterebbe chiamare un autospurgo. E, poi, sarebbe necessario anche provvedere a metter mano al progetto di queste case, per fare in modo che fenomeni del genere non accadano mai più.
La lentezza nel gestire questi problemi, naturalmente, ne fa scaturire degli altri ben più gravi gravi. All’inizio, l’8 febbraio, ho segnalato un pozzetto occluso. Ora c’è un intero stabile allagato. I costi, ovviamente, ricadranno sull’intera comunità. Ma vi sembra giusto?”.
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