Il Comune ha ottenuto un finanziamento di 3,6 milioni di euro di fondi Pnrr per la ristrutturazione.
Con qualche mese di ritardo rispetto alla proroga accordata dal ministero (alla fine slittata al 30 novembre 2023) il Comune ha affidato i lavori alla ditta vincitrice della gara d’appalto, la Appalti costruzioni edili Ace di Albano.
“I lavori oggetto dell’intervento – si legge nella determina di affidamento dei lavori – rivestono una particolare complessità e richiedono l’intervento di una pluralità di competenze specialistiche riguardando sia aspetti di carattere architettonico sia impiantistici e sia strutturali dell’edificio”.
Il progetto prevede “la realizzazione dei lavori per la messa a norma dell’immobile Ex Divina Provvidenza: adeguamento sismico, rifacimento copertura e facciate, rifacimento impianti tecnici, messa in sicurezza degli spazi comuni”.
E ancora: “La definizione delle procedure progettuali necessitano competenze altamente specializzate. Tale attività non può essere ritenuta compatibile con i carichi di lavoro attualmente gestiti dall’Ufficio Tecnico. Per tale ragione anche al fine di evitare la perdita dei finanziamenti si ritiene utile ed indispensabile e quindi finalizzato al contemperamento degli interessi primari, di procedere con l’affidamento congiunto della Progettazione esecutiva e dei lavori.
La storia
L’edificio Divina Provvidenza è stato edificato a fine 1800 ed acquisito dalla Santa sede nel 1921 per essere utilizzato come Sanatorio. Qui è stata curata ed è deceduta Santa Maria Goretti.
Il Comune di Nettuno ne acquisisce la proprietà nel 1976 e una parte dell’edificio è stata assegnata all’Area Metropolitana, (ex provincia) dal 1998. L’edificio è stato ristrutturato per la parte che riguarda la scuola. Oggi purtroppo c’è il pessimo impatto visivo di una struttura unica di due colori, la parte rosa ristrutturata e quella gialla ancora in pessime condizioni.
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