In un filmato pubblicato sui social, Gualtieri ha parlato in termini entusiastici dell’impianto danese, che ha visitato nei giorni scorsi. Si tratta dell’impianto reso celebre dalla presenza di una pista da sci sul suo tetto.
Nel post di accompagnamento al video ha affermato che quello di Roma, in località Santa Palomba, sarà altrettanto moderno, efficiente e amico dell’ambiente.
Ma il sindaco di Pomezia non condivide affatto questa visione entusiastica. Ha voluto perciò rilasciare una nota stampa molto critica nei confronti delle dichiarazioni di Gualtieri.
Il sindaco di Pomezia: “Gualtieri venisse a dire quelle cose a Santa Palomba”
“Ho sentito cosa ha detto Gualtieri a proposito dell’inceneritore durante la sua visita a Copenaghen. Gli do un suggerimento: visto che è così convinto delle sue parole, tanto da fare video da star sui social, perché non viene a dire queste cose a Santa Palomba? Siamo tutti curiosi di sapere che accoglienza potrebbe avere…
Il sindaco di Roma continua con la sua opera di propaganda, raccontando storielle a cui può credere solo lui. Ha infatti detto che l’inceneritore ‘non produce nessun odore, incredibile!’, ‘Recupera, come faremo noi, le ceneri pesanti, da cui prendere materiali di costruzione, metalli’, ‘È un luogo di incontro per le persone, per le famiglie. Produce calore sia elettricità per case’.
Sicuramente alle parole del sindaco ‘influencer’ ci saranno i ‘mi piace’ dei suoi seguaci che vivono in Bangladesh o in Vietnam, ma dubito che chi vive a Santa Palomba o nel IX Municipio, così come nei quartieri o nei Comuni limitrofi, possano apprezzare o credere nel folle progetto che vuole la costruzione di un inceneritore da 600mila tonnellate in una zona già fortemente compromessa a livello ambientale”.
Il mega impianto è inutile, lo dice anche Copenaghen
Punto fondamentale dell’obiezione del sindaco di Pomezia Veronica Felici è sostanzialmente l’inutilità di costruire un mega impianto che per poter funzionare ha necessità di essere continuamente alimentato. Si finisce infatti per dover bruciare sempre più rifiuti, andando così a vanificare quella che è invece la politica della raccolta differenziata e del riciclo. Tant’è vero che l’impianto di Copenaghen è in fase di ridimensionamento perché non ha abbastanza rifiuti da bruciare e deve importane dall’estero.
“Forse al Primo Cittadino della Capitale sfugge il ‘piccolo particolare’ – continua Felici – che ormai l’inceneritore di Copenaghen sia in fase di ridimensionamento. Come abbiamo più volte detto, affinché un impianto simile possa andare in attivo, deve avere la quantità di rifiuti sufficiente da bruciare, che non può essere prodotta solo dal territorio circostante. Quindi questi vanno importati”.
Santa Palomba, l’immondezzaio d’Italia?
Continua il sindaco di Pomezia Veronica Felici:
“E se già la struttura danese (più piccola rispetto a quella che vuole costruire Gualtieri) fa fatica, nonostante riceva rifiuti anche dall’estero, compresi quelli di Roma, cosa diventerà l’impianto di Santa Palomba per non andare in perdita? L’immondezzaio d’Italia?
Senza contare che, sempre nell’ottica del produrre rifiuti da incenerire, si vanificherebbe tutto lo sforzo fatto negli ultimi anni di incentivare la raccolta differenziata che in provincia, contrariamente che nella Capitale, è arrivata a percentuali molto alte.
Quello che Gualtieri sta facendo è mera propaganda che non tutela i cittadini né, tantomeno, l’ambiente, ma, semmai, favorisce il business dei rifiuti”.
Quello che i nemici dell’inceneritore si domandano è: se la strada da percorrere per una gestione dei rifiuti amica dell’ambiente è quella dell’economia circolare, della raccolta differenziata ai fini del riciclo, che senso ha costruire un moloch affamato di rifiuti? Si sarà costretti a produrre sempre più rifiuti da bruciare per tenerlo in vita. Proprio come l’antico dio fenicio Moloch, cui venivano tributati sacrifici umani in un fuoco tenuto costantemente acceso.
Cosa ha detto il sindaco di Roma Gualtieri in visita all’inceneritore di Copenaghen
Ecco cosa dice il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri nel video che documenta la sua visita al famoso inceneritore di Copenaghen.
“Questo è il famoso termovalorizzatore di Copenaghen, costruito nel 2017. Come potete vedere, ha questa famosissima pista da sci sul tetto. Ci sono anche un bar e spazi per bambini: è una vera attrazione, al punto che il direttore mi ha spiegato che le case nelle vicinanze costano di più.
Questo impianto tratta poco meno di 600mila tonnellate, è esattamente come quello di Roma. Avanzatissimo dal punto di vista tecnologico e all’interno non si sente alcun odore. È un luogo di incontro per persone e famiglie con i bambini, produce sia calore, sia elettricità.
L’impianto recupera anche le ceneri pesanti, come faremo noi, per ricavarne materiali da costruzioni e metalli. È un pezzo di economia circolare e, come faremo a Roma, qui a Copenaghen stanno sperimentando la cattura della CO2 per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale e per arrivare ad una circolarità completa.
Il termovalorizzatore è la vera alternativa alla discarica, perché quest’ultima implica consumo di suolo e danni permanenti all’ambiente e con l’impianto avremo produzione di energia. È la soluzione più efficiente e sostenibile.
Tra i tanti container che arrivano qui, ce ne sono anche diversi con rifiuti italiani. Le nostre città non hanno impianti come questo, a Roma ancora per poco.“
Per dovere di cronaca va detto che l’inceneritore di Roma in località Santa Palomba non prevede alcuna pista da sci (link al progetto qui).
Chissà se una bella villetta a Santa Palomba aumenterà il suo valore grazie a una affascinante vista sulla ciminiera dell’inceneritore?
Certo che, parlando di valore e di soldi, l’inceneritore per qualcuno sarà comunque un vero business, visto che parliamo di un giro d’affari di 7 miliardi e mezzo di euro!
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