L’opera, inaugurata nel 2021, era del noto scultore Dante Mortet. Si intitola “Le mani del rispetto”. La scultura rappresentava infatti delle mani protese verso il cielo, a rappresentare il lavoro dei braccianti.
Sul cippo su cui era collocata la scultura, ora scomparsa, si legge:
Nel rispetto delle mani il futuro della società
La denuncia della scomparsa dell’opera d’arte a Latina
La denuncia della scomparsa dell’opera a Latina arriva da Marco Omizzolo, sociologo impegnato nella difesa dei diritti dei lavoratori della terra:
«A pochi giorni da un mio servizio andato in onda su Rai tre in prima serata nella trasmissione ‘Indovina chi viene a cena’ sullo sfruttamento dei braccianti indiani pontini, ‘qualcuno’ ha deciso di vandalizzare la statua in memoria delle lotte dei braccianti stessi per la legalità e la giustizia che avevamo inaugurato a Latina, zona autolinee, pochi anni fa con le autorità locali, nazionali ed europee».
Marco Omizzolo, nel denunciare la “scomparsa” della scultura, ha parlato di “segnale inquietante”:
«Io, Paolo Masini di Romabpa e tutti coloro che parteciparono all’organizzazione dell’iniziativa, compresa la Rappresentanza in Italia dell’Unione europea, a partire dai braccianti indiani, siamo fermi nel denunciare questo atto come un segnale inquietante e nel contempo significativo di un certo clima diffuso contro chi cerca di affermare i diritti dove questi invece vengono sistematicamente violati».
La scomparsa dell’opera a Latina sembrava destinata a passare sotto silenzio, ha inoltre sottolineato Omizzolo:
«Tutto peraltro rischiava di restare in silenzio se non ci fossero stati alcuni amici che se ne sono accorti casualmente. Siamo certi del massimo impegno delle autorità nell’accertate le responsabilità del gesto come anche del nostro impegno che continuerà ora con maggiore determinazione di prima».
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