Il racconto della rapina
L’uomo, vittima della rapina, è un 37enne originario di Milano, ma residente ad Albano laziale, e lavora per un’azienda che gestisce macchinette di videopoker in un’ampia zona.
La rapina, sempre secondo la testimonianza della vittima, sarebbe stata operata da tre individui, che erano armati. Questi, col volto travisato e a bordo di moto e scooter, lo avrebbero bloccato, facendosi consegnare tutto l’incasso giornaliero.
Il 37enne di Albano, infatti, aveva appena finito di prelevare gli incassi delle macchinette di videopoker della zona, gestite dall’azienda per la quale lavora. La somma totale degli introiti della giornata sarebbe stata di 18.400 euro e sarebbe finita tutta nelle tasche dei tre rapinatori.
I dubbi dei Carabinieri
A questo punto i Carabinieri di Scauri si sono messi ad indagare sulla rapina, ma qualcosa non li ha convinti. Facendo un riscontro sulle dichiarazioni indicate dalla vittima della rapina e sul percorso che questi avrebbe detto di aver effettuato, i Carabinieri hanno cominciato a nutrire dubbi su quanto effettivamente poteva essere accaduto.
Alla fine il piano dell’operaio di Albano laziale è stato scoperto. Si trattava di una simulazione. Non si era infatti verificata alcuna rapina e l’incasso se l’era intascato il 37enne.
Venerdì 15 marzo i militari dell’Arma hanno deferito l’uomo all’autorità giudiziaria, che procederà probabilmente con un’accusa di simulazione di reato e appropriazione indebita.
37enne di Albano licenziato. E non è il primo caso
Intanto l’azienda ha proceduto al licenziamento del dipendente infedele. La stessa azienda non è la prima volta che subisce un tale danneggiamento. Già in passato si sarebbero verificati altri due casi analoghi ai fatti appena accaduti, causati dal comportamento scorretto di altri dipendenti
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