L’avvio della fase di progettazione di fattibilità tecnica ed economica è arrivato il 12 giugno, con il via libera ultimo e decisivo dell’Ufficio tecnico lanuvino. All’interno del villino, al piano terra, è attiva anche la biblioteca comunale di Lanuvio.
Lanuvio ristrutturerà la storica villa Sforza Cesarini
L’intervento di ristrutturazione riguarderà “Villa Sforza Cesarini, Biblioteca. I lavori di ristrutturazione ed adeguamento funzionale riguarderanno per il momento, solo il piano terra”.
La biblioteca di Lanuvio è inserita all’interno del Sistema Bibliotecaria dei Castelli Romani.
Si tratta di un Villino del primo Novecento, che sorge nell’area dove si trovano i resti dell’antico santuario di Giunone Lanuvina (o Giunone Sospita), che fu ricostruito più volte tra la fine del VII e la metà del I secolo a.C.
Il catastrofico incendio di inizio 900
La villa fu edificata nel 1906 in stile Liberty, per volontà di Francesco Sforza. Venne danneggiata gravemente da un incendio pochi anni dopo e in parte ricostruita nel 1917.
Le fiamme distrussero la ricca biblioteca e molte opere d’arte. Dal Messaggero e dal Piccolo dell’epoca si leggeva “distrutte tutte le pregevoli opere, tra l’altro la completa ricca collezione dantesca.
Gli esemplari distrutti della divina commedia sono dei secoli XV e XVI e, tra essi uno illustrato dal Botticelli.
Altra rarità degli stessi secoli fu “Ypnerotomachia poliphili” del frate domenicano Francesco Colonna un capolavoro della xilografia edito da Aldo Manunzio nel 1499.
Distrutto il ricco salone con arazzi mobilio e oggetti d’arte tra cui un Tiziano ed un Van Dik; la ricca collezione di monete d’oro antiche e una importante collezione di bussole, la più antica delle quali del 1480.”
La bellezza di villa Sforza Cesarini
Il fabbricato si presenta con caratteristiche più circoscritte e, soprattutto, stilisticamente meno definite rispetto al Liberty tradizionale e non mostra minimamente l’impronta floreale, che è invece molto consistente in aree e città del Meridione.
In area romana, del resto, lo sviluppo del liberty è stato fortemente vincolato da un passato con una marcata impronta revivalistica dei periodi antico, rinascimentale e barocco, che ne limitano il pieno sviluppo di tutte le potenzialità.
L’edificio venne inserito nell’ambito di un contesto allora non urbano e fortemente integrato con l’area archeologica circostante.
La scelta di questo ambiente caratterizzò fortemente il carattere dell’opera architettonica, a cui venne dato un forte impatto scenografico e che fu costruita anche per essere vista da lontano in uno dei luoghi più suggestivi di Lanuvio: il Colle San Lorenzo.
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