Due associazione di media e una importante radio si erano opposti, con tre diversi ricorsi giudiziari, alle tre ordinanze comunali. Il Comune di Rocca di Papa, nell’ormai lontano 2015, aveva notificato ai ricorrenti altrettante ordinanze di abbattimento, la rimozione dei tralicci e il ripristino dello stato dei luoghi.
Rocca di Papa-Monte Cavo, 23 importanti tralicci dovranno essere rimossi
Secondo il Comune di Rocca di Papa i 23 tralicci erano stati innalzati alti nel cielo rocchigiano, nel Parco dei Castelli Romani, senza il permesso di costruire.
Il Comune aveva ordinato di rimuoverle e i proprietari si erano rivolti al TAR.
“Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda Quater), definitivamente pronunciando sul ricorso – scrivono i giudici nelle loro tre sentenze – come in epigrafe proposto, lo dichiara inammissibile per difetto di interesse. Rigetta la domanda risarcitoria.
Spese compensate nei confronti del Ministero delle imprese e del made in Italy. Nulla spese nei confronti del Comune di Rocca di Papa. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa”.
Via libera del Tar, ma dopo 9 anni di attesa
Finalmente, quindi, è arrivato il via libera del Tar del Lazio. Le parole dei giudici confermano la bontà dell’azione del Comune di Rocca di Papa, che sta tendando, a dire il vero da anni, di liberarsi di questo ingombrante fardello.
Perché le antenne sono un fardello pesante da sostenere, per la comunità: a livello paesaggistico, ambientale ed igeinico-sanitario.
Una cosa, certo, balza agli occhi. La quantità di anni che, non di rado, sono necessari al Tar Lazio per dirimere certe controversie, specie quelle in cui si parla di antenne. In questo caso sono passati 9 anni. In altri casi, anche recenti, ce ne sono voluti più di 20.
Per la maggior parte di essi, si tratta di semplici nodi giudiziari di carattere amministrativo. Non si parla, quindi, di chissà quali misteri della Repubblica Italiana. Ma solo di scartoffie burocratiche, ci venga concesa la digressione stilistica.
Eppure, trascorrere troppo tempo. Troppo tempo. Un tempo che vanifica, molto spesso, l’azione delle amministrazioni locali che, come è normale che sia, dopo un po’ di anni vanno a casa, nell’ambito del normale avvicendamento elettorale.
Speriamo non sia più necessario attendere così tanto, d’ora in poi.
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