Antenne dei telefonini, ai Pratoni del Vivaro un mega-traliccio alto 30 metri
Il Tribunale Amministrativo della Regione Lazio ha rigettato le richieste della società telefonica Iliad che chiedeva il diritto di silenzio-assenso. Con sentenza del 24 giugno (per leggerla, clicca qui).
I giudici hanno bocciato sia l’Ente Parco dei Castelli Romani che il Comune di Rocca Priora, che si sono opposti fermamente all’arrivo del traliccione per telefonia mobile. Il traliccio avrebbe dovuto essere installato nei pressi di via dei Romani n. 2, ovvero nel comune di Rocca Priora, anche se vicino ai confini territoriali di Rocca di Papa e dio Velletri. Sono 3 difatti i municipi che si condividono la vallate verde, denominata Pratoni del Vivaro.
Il comune di Rocca di Priora e il Parco dei Castelli hanno provato a motivare il loro diniego. Facendo presente che il traliccio spiccherà sugli alberi e sulle villette presetri nella zona, immersa nel perimetro del parco dei Castelli. Ma per i giudici questo non basta.
Tutto questo cosa significa? Che il Tar ha rimesso la palla al centro del campo. Per il momento, il traliccio non potrà essere realizzato. La società, però, potrà avviare una nuova richiesta di costruzione del traliccio al Comune di Rocca Priora. Fermo restando che l’area di cui si parla dovrà essere espropriata al privato, dal Comune, il quale non ha alcuna intenzione di affittarla o cederla all’Iliad.
Il tar boccia Ente Parco e Cmune: pagate i danni ad Iliad
“Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Quinta Ter) – scrivono i giudici – definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie nei termini di cui in motivazione e, per l’effetto, annulla il provvedimento del Comune di Rocca Priora prot. n. 14759 del 26 luglio 2023.
Condanna il Comune di Rocca Priora e il Parco Regionale dei Castelli Romani in solido al pagamento delle spese di lite che liquida in euro 2.000,00 (duemila/00) oltre accessori di legge a favore di Iliad”.
Non è noto se l’Ente Parco e il comune di Rocca Priora ricorreranno in secondo grado contro questa incredibile sentenza del Tar del Lazio. Nel caso, sarà nostra cura informare i nostri lettori. Quello di cui si parla, sarebbe il primo traliccio che verrebbe innalzato in questa meravigliosa area verde.
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