Il Lago di Nemi e il progressivo abbassamento del livello delle sue acque ha destato una crescente preoccupazione tra le autorità locali e i cittadini, portando il Comune di Nemi a intraprendere iniziative volte a contrastare il fenomeno.
Dopo le dichiarazioni pubbliche del Sindaco Alberto Bertucci la scorsa estate su Sky TG24 e sul TGR Lazio, l’Amministrazione comunale ha deciso ora di avviare un tavolo tecnico, coinvolgendo le principali istituzioni competenti in materia di gestione delle acque e tutela ambientale.
Il sindaco di Nemi ha convocato il tavolo tecnico con le massime autorità nazionali e regionali. Tra i partecipanti figurano l’Autorità di Bacino dell’Appennino Centrale (AUBAC), l’azienda idrica Acea Ato 2, la Regione Lazio con i suoi assessorati all’Ambiente e all’Agricoltura, l’Associazione Nazionale Consorzi di Bonifica (ANBI), oltre ovviamente al Comune di Nemi stesso. Questi enti collaboreranno per individuare le cause del fenomeno, con lo scopo di elaborare soluzioni efficaci.
Nei giorni scorsi, gruppi di cittadini hanno messo in campo una protesta pubblica sull’abbassamento del livello delle acque. Hanno porto secchi pieni d’acqua per rovesciarli nel lago e contribuire così simbolicamente a riempirlo.
Lago di Nemi: emergenza calo delle acque
Il lago di Nemi non è solo un importante specchio d’acqua: rappresenta un pezzo di storia e cultura dei Castelli Romani e del Lazio. Circondato da miti e leggende, il lago ha visto nel corso dei secoli insediamenti umani che ne hanno fatto un punto nevralgico per la civiltà romana.
Tuttavia, la sua importanza va oltre l’aspetto storico. Il lago e il suo ecosistema giocano un ruolo cruciale nella biodiversità locale, rappresentando un habitat per numerose specie animali e vegetali.
Negli ultimi anni, il livello delle acque del lago è progressivamente calato, portando all’attenzione delle autorità locali il rischio di danni permanenti.
I cambiamenti climatici, con periodi di siccità prolungata e temperature elevate, sono sicuramente tra le cause principali del fenomeno. Ma si sospetta che anche altri fattori legati all’uso delle risorse idriche e all’intervento umano possano avere un ruolo importante. Si parla, ad esempio, di prelievi diretti a scopi potabile, esattamente come avviene al vicino lago Albano.
Per questo motivo, si è deciso di avviare uno studio approfondito, accompagnato da azioni concrete per prevenire ulteriori deterioramenti.
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Il sindaco avvia il primo tavolo tecnico
Il tavolo tecnico istituito dal Comune di Nemi si presenta come una piattaforma strategica per affrontare la questione del lago.
Sarà presieduto dal Prof. Ing. Marco Casini, Segretario Generale della Regione Lazio, e vedrà la partecipazione di esperti in vari settori. Tra questi, idrologi, ambientalisti e rappresentanti istituzionali, come gli assessori regionali Giancarlo Righini e Manuela Rinaldi, nonché dirigenti di Acea e ANBI. Questa composizione garantisce una visione a 360 gradi del problema e delle possibili soluzioni.
Identificare le cause e proporre soluzioni
L’obiettivo principale del tavolo è quello di identificare le cause dell’abbassamento del livello delle acque e proporre interventi tempestivi per salvaguardare il lago.
I primi incontri saranno dedicati all’analisi dei dati disponibili e alla pianificazione delle azioni da mettere in atto nel breve e lungo termine. Tra le possibili soluzioni si discute l’implementazione di sistemi di monitoraggio avanzato, il ripristino di eventuali sorgenti o condotte idriche compromesse e la promozione di pratiche sostenibili per l’uso delle risorse idriche nella zona.
Necessità di azioni coordinate per la tutela del lago
Il primo passo sarà la creazione di una strategia d’intervento che permetta di mitigare i danni già visibili e di prevenire un ulteriore abbassamento delle acque.
Tuttavia, è chiaro che questo fenomeno richiede una gestione complessa e a lungo termine. Le autorità sono consapevoli che la sfida non si risolverà rapidamente, ma è importante che le azioni vengano intraprese in modo coordinato e sistematico.
La speranza è che, attraverso la collaborazione tra le varie istituzioni e l’impegno costante del Comune di Nemi, si riesca a preservare il lago, tutelandolo sia dal punto di vista ambientale che culturale. Il Lago di Nemi è infatti un simbolo non solo per il territorio, ma per l’intera regione Lazio, e la sua protezione è una priorità che non può essere ignorata.
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