Le mini isole serviranno un totale di 2160 cittadini su circa 40mila abitanti residenti totali. Il servizio durerà 24 mesi. Non si sa se il servizio, successivamente, verrà rifinanziato. Il progetto è stato approvato dalla Giunta Borelli il 20 giugno scorso. Nella documentazione a nostra disposizione non è indaicata la data di inizio del servizio. Il cronoprogramma non è aggiornato.
Albano, dove saranno le mini-isole ecologiche
Si tratterà, nello specifico, di 4 (quattro) postazioni, ossia mini-isole informatizzate costituite da contenitori modulari di raccolta della frazione umida. Più 4 (quattro) contenitori multimateriale modulari.
I Singoli moduli delle mini isole hanno dimensione di circa 1 mt di larghezza per 1 mt di profondità per altezza della bocca di carico di 1,2 mt.
Le 8 mini isole verranno posizionate solo ad Albano centro, e non nelle due frazioni di Cecchina o Pavona. Questo almeno è quanto si legge nel progetto.
– Una mini isola ad Albano Laziale Centro, via San Filippo Neri.
– Una seconda mini isola ad Albano Laziale Centro, via dei Travoni.
– La terza sempre ad Albano Laziale Centro, via Anfiteatro Romano.
– La quarta ed ultima mini isola ad Albano Laziale Centro, Largo Guido Farina (via San Francesco).
Per ciascuno dei punti sopra indicati saranno quindi installati: un contenitore per la raccolta della frazione umida, più un contenitore per altra frazione (es vetro, metalli ecc..) un contenitore per pile o farmaci. Quindi un totale di 2 mini isole informatizzate per singola location.
Il progetto del Comune
Il contributo del Comune si Albano di 3.550 euro sarà a titolo di cofinanziamento. Servirà per la realizzazione del progetto di “acquisto licenza d’uso per software gestione + videosorveglianza mini isole multimateriali”.
La scelta tecnologica individuata dall’Amministrazione è quella dell’installazione di isole multimateriale informatizzate costituite da più moduli unitari ad accesso controllato per specifica frazione merceologica.
Come funzione mini-isole ecologiche informatizzate di Albano
Nella fase di dettaglio è stato scelto un contenitore della capacità di 360 litri totali. In pratica perché il contenitore si apra e ci permetta di gettare l’immondizia bisognerà farsi riconoscere, magari con la tessera sanitaria o con una apposita card. Ancora non è stata spiegata la modalità esatta.
La videosorveglianza, oggetto della parte di contributo in conto capitale, è dotata di sistema di acquisizione e trasferimento dati tramite scheda SIM, le immagine sono poi gestite tramite software presso la Centrale Operativa della Polizia Locale.
Le parole del Comune
“Il modulo informatizzato – così si legge nel dettaglio del progetto comunale – è dotato di sistema gestionale software su piattaforma web in grado di interfacciarsi con il sistema di gestione dei dati del Gestore dei Rifiuti del Comune di Albano Laziale Volsca Ambiente e Servizi.
In base al livello di autorizzazione dell’utente sarà possibile la consultazione, la modifica, l’accesso ai dati per scaricarli e analizzarli.
In linea generale sarà possibile avere tre diversi livelli di “esplorazione dei dati”.
Il primo livello permette una visione di insieme su mappa delle postazioni presenti dal quale sarà possibile avere già una prima informazione delle eventuali postazioni malfunzionanti o il livello di riempimento di ciascuna.
Il secondo e terzo livello permettono di verificare lo stato generale e specifico delle bocche di conferimento di ogni modulo.
I vantaggi
Il progetto prevede, in particolare, il miglioramento delle percentuali di differenziazione dei rifiuti urbani.
La limitazione dei fenomeni di abbandono dei rifiuti con particolare riferimento alla frazione umida. La limitazione dell’impatto della presenza di mezzi di raccolta nell’area del centro storico.
Il miglioramento del servizio in termini di maggiore flessibilità e disponibilità al conferimento evitando la presenza del rifiuti ai bordi strada in momenti diversi da quelli dei tempi di prelievo e raccolta”.
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