La città delle castagne è il primo Comune dei Castelli Romani a puntare sul recupero sistematico dell’acqua che cade da cielo.
Un’opera che sarà utile per limitare gli allagamenti delle zone ‘basse’ della città e contestualmente affrontare la ormai cronica carenza d’acqua sia a livello igienico-sanitario che con finalità di innaffiamento che attanaglia anche l’area sud di Roma.
Un crisi idrica dimostrata anche dall’abbassamento della falda idrica ai Pratoni del Vivaro e ancora di più da quello del livello delle acque dei due laghi di Castel Gandolfo e di Nemi.
Rocca di papa riattiva 4 vasche di raccolta pioggia
Tornando al progetto attuale, l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimiliano Calcagni ha deciso di affrontare la crisi idrica con un piano concreto e innovativo: la rimessa in funzione, dopo decenni di abbandono, di quattro grandi vasche per la raccolta delle acque piovane situate in quattro diverse zone di Rocca di Papa.
Quello rocchegiano diventa così il primo comune dei Castelli Romani a puntare (o, almeno, a tornare a puntare) su un sistema di raccolta e gestione delle piogge così ampio e strutturato.
L’obiettivo è ridurre al minimo i rischi di allagamenti durante la stagione invernale e, nel contempo, combattere la siccità, ottimizzando l’utilizzo di una risorsa preziosa come l’acqua.
Dove sono le 4 vasche
Le quattro vasche sono collocate in punti strategici del territorio:
Sono parte di un piano di gestione delle acque piovane che mira non solo a prevenire disastri legati alle piogge intense, ma anche a immagazzinare l’acqua per utilizzarla nei periodi di siccità.
Rocca di Papa si distingue così come un modello di gestione sostenibile dell’acqua, puntando a proteggere sia la sicurezza dei cittadini che l’ambiente.
Un’intervento urgente e necessario
In seguito a sopralluoghi tecnici del Comune, è emersa l’urgenza di pulire e disostruire i bacini esistenti.
La presenza di ostruzioni nei canali di scolo non permetteva infatti un corretto deflusso delle acque piovane, esponendo il territorio al rischio di allagamenti durante i mesi invernali.
Considerando l’avvicinarsi della stagione delle piogge, il Comune ha accelerato il processo di intervento, riconoscendo la necessità di una manutenzione periodica dei bacini per garantire la loro funzionalità.
La scelta dell’affidamento diretto
Dopo un’accurata indagine di mercato, il Comune ha scelto di affidare i lavori di manutenzione alla ditta locale “MT Ristrutturazione Srls”, selezionata tramite una procedura di Richiesta di Offerta sul portale “Tutto Gare”.
L’operatore economico ha presentato un’offerta competitiva, pari a circa 29.850 euro (IVA esclusa), che è stata valutata positivamente per congruità ed economicità.
L’affidamento dei lavori prevede tre interventi di manutenzione durante la stagione invernale 2024-2025, con l’obiettivo di prevenire nuove ostruzioni e garantire il continuo funzionamento dei vasconi.
L’investimento complessivo, che comprende anche la copertura finanziaria per la stagione successiva (2025-2026), ammonta a circa 36.417 euro, con fondi già allocati nel bilancio comunale.
Un progetto pilota per i Castelli Romani: raccogliamo pioggia
Rocca di Papa si pone, quindi, con questo progetto, come un esempio virtuoso per la gestione delle risorse idriche.
Le maxi vasche, infatti, non saranno soltanto uno strumento di prevenzione dei disastri naturali, ma potrebbero rappresentare una risorsa fondamentale nei mesi più secchi, offrendo una riserva idrica supplementare per l’irrigazione e altri usi.
Questo progetto, il primo del suo genere nei Castelli Romani, potrebbe presto essere preso a modello da altri comuni della zona, che si trovano a dover fare i conti con problematiche simili legate alla gestione delle acque e alla prevenzione dei danni da pioggia.
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