Ma nonostante l’aggravarsi della situazione idrica nei laghi Albano di Castel Gandolfo e Nemi, il nuovo Consorzio dei Laghi dei Castelli non avrà il compito di fronteggiare l’emergenza idrica.
Il consorzio, formato dai comuni di Albano Laziale (Municipio capofila), Castel Gandolfo, Genzano di Roma, Ariccia, Lanuvio e Nemi, nasce con una finalità ben diversa: rafforzare la gestione unitaria dei Servizi Sociali nell’ambito territoriale del distretto sociosanitario della Asl Roma 6.2, coprendo un bacino di utenza significativo.
Il Consorzio dei Laghi dei Castelli tratterà di welfare
Il nuovo consorzio è stato istituito per coordinare in maniera più efficiente la programmazione e la gestione dei servizi sociali all’interno dei sei comuni partecipanti.
Il consorzio si concentrerà sul miglioramento del welfare locale, rispondendo a necessità sempre più pressanti in termini di assistenza alle famiglie, ai minori, agli anziani e alle persone più fragili.
Questo nuovo ente di gestione, denominato “Consorzio dei Laghi“, sarà operativo da quest’anno, subito dopo il voto dei singoli Consiglio comunali, fino al 2050 e avrà la sede principale ad Albano Laziale.
La durata del consorzio potrebbe essere estesa, previa approvazione unanime dei consigli comunali coinvolti.
Servizi Sociali e Sistema Integrato
Il sistema integrato dei servizi sociali del consorzio sarà in linea con quanto previsto dalla normativa regionale e si occuperà di garantire servizi essenziali che spaziano dall’assistenza domiciliare a progetti di inclusione sociale.
Sarà anche responsabile della gestione dei piani sociali di zona, strumenti strategici per rispondere alle esigenze del territorio, e avrà il compito di coordinare le attività sociali a valenza sanitaria in collaborazione con i servizi sanitari locali.
Uno degli obiettivi principali sarà valutare la qualità e l’efficacia degli interventi sociali, garantendo che le risorse vengano gestite in maniera efficiente.
Il consorzio avrà anche la responsabilità di trasmettere alla Regione Lazio i dati aggiornati sulle necessità e sull’offerta di servizi socio-assistenziali, migliorando così la pianificazione regionale.
Quota di partecipazione e rappresentanza
Ogni comune parteciperà al consorzio con una quota economica minima di 3,50 euro per abitante, basata sui dati demografici ufficiali.
Questa quota potrebbe variare in futuro in funzione delle competenze aggiuntive che verranno conferite al consorzio, sempre con l’obiettivo di migliorare il welfare locale.
In termini di rappresentanza, ogni comune avrà un voto proporzionale alla propria popolazione residente. Con un sistema di votazione che bilancia il peso dei comuni più piccoli. Garantendo loro una adeguata rappresentanza all’interno dell’assemblea consortile.
Governance e gestione
Il consorzio sarà governato da un’assemblea consortile, un presidente e un consiglio di amministrazione. Saranno affiancati da un direttore e altre figure gestionali. Tutti questi organi lavoreranno senza ricevere compensi, come stabilito dallo statuto del consorzio.
A quando un consorzio per la gestione dell’emergenza idrica?
La creazione del Consorzio dei Laghi rappresenta un passo importante verso una gestione più efficiente e coordinata dei servizi sociali nel territorio dei Castelli Romani.
Questo nuovo ente non interverrà nella gestione dell’emergenza idrica, ma si concentrerà esclusivamente sulla dimensione sociale, un ambito cruciale per il benessere delle comunità locali.
Magari questa esperienza comune potrebbe fare riflettere sulla possibilità di creare anche una ‘alleanza’ per affrontare la sempre più drammatica emergenza idrica.
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