La ventinovesima edizione di Videocorto Nettuno si preannuncia come un evento imperdibile per gli appassionati di cinema e cortometraggi in Italia.
Questo festival, che ha avuto origini umili come semplice gioco durante una festa di compleanno, è ora uno dei più rispettati e longevi nel panorama cinematografico italiano, diventando un appuntamento fisso per cineasti e pubblico.
16 Cortometraggi italiani in gara
Quest’anno, il concorso vede la partecipazione di 16 cortometraggi italiani, selezionati tra circa 400 iscrizioni, a dimostrazione della competitività e dell’interesse che il festival continua a generare.
Oltre al concorso principale, il festival offre anche una sezione speciale “Opening (Out of Italy)”. Questa sezione presenterà tre corti europei fuori concorso, provenienti da Spagna e Francia, ampliando così gli orizzonti internazionali della rassegna.
Nettuno, location unica, con proiezioni in riva al mare
Le proiezioni si svolgeranno in una location suggestiva, lo stabilimento Pro Loco, situato proprio sulla riva del mare, creando un’atmosfera unica e rilassante per i partecipanti.
Inoltre, durante il giorno, il borgo medievale di Nettuno ospiterà dei salotti pomeridiani, dove si terranno interviste, discussioni e presentazioni di libri, creando momenti di confronto e approfondimento per cineasti, giurati e pubblico.
Videocorto Nettuno, una giuria d’eccellenza
La giuria di quest’anno, presieduta dall’attore e regista Massimiliano Bruno, è composta da volti noti come Camilla Filippi, Andrea Bosca e altri, tutti impegnati a valutare i cortometraggi in gara. Il festival sarà inaugurato dalla presenza di Filippo Scicchitano, giovane attore di successo, che presenterà il suo nuovo film “Finché notte non ci separi” insieme al pubblico.
Nettuno, col Festival, ma senza cinema
I direttori artistici Elvio Calderoni e Giulia Bartoli, insieme all’organizzazione della Pro Loco Nettuno, hanno creato un evento con ingresso gratuito e senza bisogno di prenotazioni.
Videocorto Nettuno si conferma quindi come un evento accessibile a tutti, promettendo serate all’insegna del buon cinema e della cultura in una città che, paradossalmente, non ha una sala cinematografica dal 2003.
Da qui la frase ‘polemica’ che campeggia sulla locandina:
“Il festival di corti in riva al mare, che porta il cinema dove non c’è“.
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