Sul tema c’è stato un botta e risposta in Consiglio comunale tra il sindaco Veronica Felici e parte dell’opposizione.
Il Consiglio si era riunito per discutere, tra i vari punti all’ordine del giorno, una mozione presentata dal gruppo consiliare di opposizione Pd, riguardante l’istituzione di una “Zona 30” nel quartiere Campo Jemini.
Le motivazioni della proposta della Zona 30 a Pomezia
La proposta, che mirava a ridurre il limite di velocità a 30 km/h in quella zona, era stata sottoposta all’attenzione dell’assemblea. Lo scopo era quello di migliorare la sicurezza stradale e ridurre l’inquinamento acustico.
Tuttavia, la discussione ha portato a un acceso confronto tra i consiglieri, culminato con la bocciatura della mozione. La mozione stessa faceva riferimento in modo esplicito alla possibilità che le Zone 30 da Campo Jemini fossero poi estese anche ad altre zone a rischio della città pometina.
La proposta, presentata dalla consigliera Martina Battistelli del PD, si inserisce nel più ampio dibattito sulla sicurezza stradale in aree residenziali, con particolare riferimento al quartiere di Campo Jemini, un’area di Pomezia che negli ultimi anni ha visto un aumento del traffico veicolare.
Il limite di 30 km/h, già adottato in molte città italiane ed europee, mira a proteggere i residenti, soprattutto i pedoni e i ciclisti, in contesti urbani dove l’alta velocità rappresenta un pericolo concreto.
Secondo i promotori della mozione, la riduzione della velocità avrebbe avuto un impatto positivo sulla qualità della vita dei residenti, incentivando forme di mobilità più sostenibili come il ciclismo e il camminare a piedi, e migliorando al contempo la qualità dell’aria e la vivibilità del quartiere. Tuttavia, la discussione in aula non si è conclusa come sperato dai sostenitori dell’iniziativa.
Il sindaco sulle Zone 30: “Serve una Pianificazione”
Durante il Consiglio, il dibattito ha visto diversi interventi da parte dei consiglieri.
Nonostante le premesse della mozione, molti membri dell’assemblea hanno sollevato dubbi sulla fattibilità del progetto. Tra i principali argomenti contrari, è stata evidenziata la mancanza di una pianificazione urbanistica adeguata che potesse supportare un’iniziativa di tale portata.
Il sindaco Felici, intervenuta durante la discussione, ha sottolineato l’importanza di un approccio più organico alla gestione del traffico urbano. Secondo Felici, prima di introdurre misure così significative come la Zona 30, sarebbe necessario definire un piano di mobilità complessivo per l’intera città, in grado di garantire un equilibrio tra la sicurezza stradale e le esigenze di scorrimento veicolare.
Zone 30, le parole del sindaco
In risposta alla mozione ha dichiarato il sindaco Felici in aula:
“Finalmente parliamo di temi territoriali, siamo felicissimi di questa di questa opportunità per parlare finalmente dei comitati dei quartieri di Pomezia, della problematica che hanno i cittadini, della sicurezza delle strade.
Qui ci trovate felici a rispondere, perché è importante spiegare anche ai cittadini quello che questa Amministrazione sta facendo e progettando.
Apprezziamo sinceramente l’attenzione di tanti di voi, come tanti consiglieri di maggioranza. Ognuno di noi è in un quartiere, vive la città, vive i propri quartieri, le attività che fate quotidianamente sul vostro territorio dove risiedete, oppure in giro per il territorio come tutti i consiglieri in modo importante per l’interesse della città.
Chiaramente come fate voi, come fanno anche i consiglieri di maggioranza, il Sindaco ha sott’occhio tutte le criticità e difficoltà di questa città. Per l’istituzione della Zona 30 va fatta una pianificazione perché purtroppo ahimè non è la sola zona di criticità del Comune di Pomezia.
Felici: “Tantissime zone critiche”
Abbiamo tantissime zone critiche. Si fa la zona 30 quando non solo la situazione è pericolosa con una viabilità complicata, am anche quando le strade sono dissestate, quando comunque non ci sono i marciapiedi, quando c’è una situazione complicata. E questo è il caso di Pomezia.
Perché abbiamo tante situazioni e tanti quartieri abbandonati, lasciati indietro da anni. Quartieri in cui ci sono delle strade che non sono praticabili a più di 30, altrimenti oltre alla sicurezza ci lasci anche le ruote della macchina. Quindi è una questione che con l’ufficio tecnico stiamo studiando.
Il Comune di Pomezia non ha le risorse a iosa per fare tutte le strade insieme. Per ristrutturare tutti i quartieri quindi ci vuole una pianificazione e una valutazione fatta insieme alla Polizia Locale e all’ufficio tecnico che possa valutare insieme a noi quando è il caso di intervenire con infrastrutture e quando è il caso di limitare la velocità.
Perché molte volte non basta limitare la velocità, perché se ci sono grandi criticità è più opportuno intervenire con dissuasori. Tante volte c’è bisogno di uno studio diverso, cosa che stiamo facendo.
Quindi ringrazio per la mozione. Per aver dato l’opportunità a questa maggioranza e a questa Amministrazione di poter spiegare ai cittadini e a voi che stiamo lavorando su ogni tipo di iniziativa e anche questa la stiamo valutando, insieme agli uffici tecnici e alla Polizia locale. Quindi potremo proporre una zona 30 anche lì senza problemi”.
Il voto: 8 a favore, 11 contro
Alla fine del dibattito, la mozione è stata messa ai voti.
Su 19 consiglieri presenti, 8 si sono espressi a favore dell’istituzione della Zona 30, mentre 11 hanno votato contro, decretando così la bocciatura della proposta.
Tra i contrari si sono distinti i consiglieri Errico, Salvitti, Russo e De Luca. I quali hanno ribadito la necessità di una pianificazione integrata prima di adottare misure specifiche per singoli quartieri.
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