Stando alle prime ricostruzioni del fatto, sembra che il figlio abbia alzato le mani sull’anziano padre che, per motivi ancora da accertare, avrebbe afferrato un trapano avvitatore e glielo avrebbe conficcato nel collo. Il 54enne, G.A. le iniziali del nome, è morto dissanguato dopo pochi minuti. Il padre, M.A., anche lui insanguinato per via delle percosse subite, è subito uscito chiedendo aiuto e sono accorsi alcuni operai di una ditta vicina, oltre all’anziana moglie, ma per il figlio maggiore non c’è stato nulla da fare. L’anziano è stato portato nell’ospedale di Albano per essere medicato, ma si trova attualmente in stato di fermo con l’accusa di omicidio. Le indagini sono coordinate dal tenente Alessandro Iacovelli, del nucleo operativo della compagnia carabinieri Castel Gandolfo, diretta dal capitano Emanuele Tamorri. Il magistrato di turno di ieri sera dottor Giovanni Taglialatela, ha disposto per il momento il fermo ai domiciliari come indiziato per omicidio dell’anziano omicida 81enne Michele Andreano, che avrebbe ucciso il figlio Giuseppe di 54. Si attendono gli esiti dell’Autopsia che chiarirà meglio la dinamica dei fatti.
Stando ai racconti dei vicini, si tratterebbe solo dell’ultima lite per ragioni legate al denaro, che pare che il figlio chiedesse molto spesso all’anziano padre, esasperandolo. Questa volta, però, l’ennesimo litigio ha auto terribili conseguenze.