Nell’interrogazione, specificando che la società che ha in concessione l’impianto risulta “detenuta al 96 per cento dalla società Ambra Nuoto, tra i cui soci spicca l’attuale assessore provinciale Silvano Spagnoli, amico e collega di partito dell’attuale sindaco Giovanni Di Giorgi, che, all’epoca dell’assegnazione della concessione, rivestiva la carica di assessore allo sport del medesimo Comune”, Vacciano specifica che “non vi sono ancora elementi di certezza sull’avvenuta voltura delle utenze a carico della Nuoto 2000” e vi è “una sospetta incongruenza tra il costo totale a carico della Nuoto 2000 stabilito dalla determina dirigenziale del 18 maggio 2009 e il debito della Nuoto 2000 fissato nel protocollo d’intesa del 14 novembre 2011”. I pentastellati chiedono così ai ministri, “qualora venga a configurarsi un danno erariale alle casse del Comune di Latina”, di attivarsi “presso le amministrazioni competenti, affinché vengano chiariti i criteri adottati nel rilascio dei provvedimenti autorizzativi alla realizzazione degli interventi indicati, dissipando tutti i possibili dubbi circa eventuali interessi diretti degli amministratori locali anche attraverso l’attivazione di procedure che avrebbero favorito determinate società”.
Latina, gestione della piscina
Piscina comunale: costi sotto la lente del Sindaco, gestione presto a privati
Le spese sostenute dal Comune di Latina per la piscina comunale data in gestione a privati, in particolare i pagamenti delle bollette per le diverse utenze, dopo aver animato il dibattito politico a Palazzo, sono diventate ora materia di discussione in Parlamento e di indagine per la Corte dei Conti. I grillino hanno segnalato il caso agli inquirenti contabili e presentato un’interrogazione ai ministri dell’interno, Angelino Alfano, e dell’economia, Fabrizio Saccomanni. Un atto parlamentare depositato dal senatore pentastellato Giuseppe Vacciano, di Latina, e sostenuto da altri quattro onorevoli del Movimento5Stelle. Nell’interrogazione vengono ripercorse le tappe della vicenda, dalla concessione in gestione della piscina comunale coperta, all’interno del palazzotto di via dei Mille, per trenta anni, disposta nel 2006 a favore della società privata Nuoto 2000 Srl al contratto di convenzione, dai ritardi nella voltura delle utenze al protocollo d’intesa del novembre scorso, con il quale è stata stabilita la restituzione di 242mila euro al Comune da parte della “Nuoto 2000”, fino a tutti i dettagli sulle spese da sostenere dal pubblico e dai privati. Una vicenda che, per i senatori del Movimento5Stelle, ha portato grandi vantaggi alla “Nuoto 2000” e un notevole danno alle casse comunali.
30/09/2013
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