Dal giorno successivo alla chiusura del servizio della degenza fisiatrica 24 ore su 24, due dei medici stanno però prestando servizio presso l’Ospedale Villa Albani di Anzio. Eppure, il piano di riorganizzazione sanitaria della Regione Lazio, sottoscritto nel 2007 dai sindaci di Ariccia, Albano e Genzano, prevede espressamente che tutti i reparti avrebbero dovuto restare nelle rispettive sedi fino al momento dell’entrata in funzione del nuovo Policlinico unico, anche detto policlinico dei Castelli, destinato a sostituire le tre strutture ospedaliere di Ariccia, Albano e Genzano. Il Caffè ha appreso tali notizie da fonti sanitarie accreditate che preferiscono però non comparire. In certi casi e in certi àmbiti, chi parla rischia grosso.
PAURA E TENSIONE
Nella mattinata di 13 dicembre, il Caffè ha potuto visitare e fotografare i locali adibiti alla degenza fisiatrica H-24, appena svuotati. Si avverte tra gli operatori sanitari un clima di fortissima tensione. A metà novembre, subito dopo la pubblicazione dell’inchiesta del nostro giornale sul possibile trasferimento della Fisiatria ariccina, qualche pezzo da novanta si sarebbe recato tra i lavoratori minacciando “pesanti sanzioni – così ci hanno riferito – nei confronti di coloro che avessero parlato con la stampa senza la sua esplicita autorizzazione”. Silenzio invece ai vertici della Asl: i primi di novembre il Caffè ha inviato al dottor Narciso Mostarda, direttore dell’Azienda sanitaria Rm6, tramite il suo ufficio stampa, una lista di domande relative a tale ipotesi, ma finora non abbiamo ricevuto risposte o spiegazioni. Ci ha fissato in incontro per il 16 dicembre.
«BASTANO DUE MEDICI PER SALVARE IL REPARTO»
Secondo alcuni storici operatori del reparto di Fisiatria di Ariccia «per salvare i 25 posti letto appena smantellati, rimetterli in funzione e mantenerli in vita fino all’avvio del nuovo Policlinico, basterebbero solo due medici in più rispetto ai 4 attuali.
Non è possibile – lamentano attoniti – che si trovino soldi per gli stipendi dei dirigenti e non per la salute dei cittadini».
CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO
Entro i primi di gennaio, ad Ariccia si terrà un Consiglio Comunale straordinario dedicato alla chiusura del reparto di Fisiatria dell’ospedale Spolverini e per conoscere nel dettaglio le iniziative intraprese dall’Amministrazione comunale per accelerare l’apertura del nuovo Policlinico unico dei Castelli Romani.
Questo hanno richiesto i consiglieri di minoranza Emilio Cianfanelli, Mauro Serra Bellini, Cora Fontana, Ermanno Bravetti, Ugo Picarreta e Andrea Sonaglioni. In qualità di primo cittadino ariccino, il sindaco Roberto Di Felice presiede il Collegio di Vigilanza, ovvero il tavolo istituzionale chiamato a controllare modalità e tempi di realizzazione del nuovo policlinico dei Castelli Romani.
L’avvio del nuovo maxi ospedale, atteso ed annunciato per l’inizio del 2017, è slittato pericolosamente di almeno un anno, come rivelato dal Caffè a metà ottobre scorso.
Il reparto di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’ospedale Spolverini di Ariccia, più conosciuto come Fisiatria, serve un bacino di 160mila cittadini, dai neonati agli anziani. Dai primi del ‘900, sostituisce un polo sanitario di eccellenza del settore fisiatrico e comprende anche la Scuola di formazione Fisiatrica, collegata al Policlinico di Tor Vergata, in cui si formano le future generazioni di medici, infermieri, fisioterapisti e operatori del settore.