Una situazione che getta nello sconforto i tanti operatori turistici che operano in quel tratto di mare ma che ha allarmato anche l’assessore al turismo del Comune di Latina Gianluca Di Cocco, che ha lanciato un appello alle istituzioni competenti, Regione in primis, la quale ha però risposto, come si suol dire, “picche”. L’unico cenno di solidarietà, infatti, è arrivato dal consigliere d’opposizione Giuseppe Simeone (Pdl) che si è impegnato a «raccogliere l’appello che mi ha richiesto di rafforzare la sinergia istituzionale per ridare al litorale pontino la dignità che merita». Frase che tradotta sta a significare una totale mancanza di progetti concreti da porre in essere nel breve e medio periodo. In realtà per il litorale pontino, un intervento (ancorché non risolutivo) di ripascimento della costa era stato finanziato addirittura nell’aprile del 2012, ma questo (per ritardi burocratici vari) è stato messo in essere, parzialmente, solo a giugno di quest’anno, poco prima dell’inizio della stagione balneare e non sembra aver migliorato di molto la situazione.
Quasi nulle le possibilità che si arrivi ad una soluzione positiva del problema entro la prossima stagione balneare, una stagione che potrebbe vedere il lungomare pontino ancor più inaccessibile a causa dei tanti cantieri legati al progetto Plus che dovrebbero partire subito dopo la chiusura delle procedure concorsuali poste in essere dal Comune. Opere significative, che potrebbero portare a benefici tali da annullare i danni di una stagione passata in “stand-by”, tra un cantiere ed un altro. Opere, tuttavia, che potrebbero perdere gran parte della loro potenzialità qualora non si risolvesse il problema dell’erosione della costa. Un gioiello di lungomare senza la spiaggia, infatti, sarebbe un vero controsenso.