«Saranno interessate – spiegano i Verdi – qualora l’emendamento venisse approvato, tutte le spiagge in concessione occupate da manufatti di qualsiasi genere connessi al suolo, ivi comprese le aree occupate da strutture e attrezzature alle medesime attività asservite. La vendita – continuano Bonelli e Libralato – delle spiagge chiamata sdemanializzazione è una cosa semplicemente vergognosa, che va fermata perché sancirebbe la completa privatizzazione/cementificazione delle nostre coste, gli italiani e le future generazioni verrebbero espropriate di un bene che appartiene a loro ovvero alla collettività.
L’Italia é proprio all’ultima spiaggia! Per contrastare tale proposta sciagurata ci saranno iniziative in diverse spiagge in Italia a cominciare da quella simbolo di Ostia. Anziché aprire gli accessi al mare, ridare l’accesso e consentire la gradevole vista del paesaggio, specialmente nel tratto compreso tra Sabaudia, il ponte Giovanni XXIII e Torre Paola si tenta di chiudere e privatizzare anche quelli rimasti pubblici come i numerosi stabilimenti che vanno da Bella Farnia alla stessa Torre Paola. L’esposto all’unione europea contro la svendita delle spiagge dell’emendamento D’Alì che viola il codice della navigazione e premia la speculazione è solo la prima delle iniziative in difesa delle spiagge libere per tutti».