Olimpia Troili ci racconta il progetto. Come nasce il suo interesse per le tematiche europee? «Deriva dai miei studi in Sviluppo e Cooperazione Internazionale e soprattutto dalla mia vocazione politica. Vocazione che nasce dalla consapevolezza della necessità di farmi carico delle responsabilità che riguardano il mio futuro e quello della mia generazione. Proprio per questo il livello europeo è stato il polo naturale sul quale hanno convogliato i miei sforzi, volti a concorrere a realizzare un’Europa dei diritti, libera e pacifica». Riassuma la proposta “Un sindaco per l’Europa”? «È volta a promuovere una raccomandazione della Commissione Europea, che insieme all’Europarlamento, ha chiesto ai partiti di ciascuno stato membro di proporre, già nel corso della campagna elettorale, un proprio candidato alla presidenza della Commissione.
Questo sarebbe un modo per avvicinare i cittadini alle personalità che saranno chiamate a competere per questo importante incarico e per rendere più chiari i programmi e gli orientamenti politici dei partiti al livello europeo». Gli intenti che la sua associazione si è prefissata di raggiungere con questa proposta? «L’obiettivo è, oltre stimolare una democrazia maggiormente partecipativa, informare i cittadini circa la nuova legge elettorale europea così come modificata dai trattati e dalla conferenza di Lisbona. Queste novità, lungi dal rimanere esclusivo appannaggio di esperti e burocrati, dovrebbero divenire la carne viva della prossima campagna elettorale, tassello di un percorso che deve essere capace di portare i cittadini europei a sentirsi parte di un’unica collettività».
Lei è giovane, verso l’istituzione europea, sebbene porti opportunità per i giovani, c’è anche un disincanto diffuso? «I giovani hanno il dovere di assumersi responsabilità per il loro futuro e nel vecchio continente non si può fare a meno di ragionare su quello che è oggi l’Unione Europea. In uno scenario sempre più globalizzato e competitivo la Ue è l’unico orizzonte verso il quale possiamo guardare per mantenere adeguati livelli di prosperità, un sistema di opportunità per tutti e, cosa importantissima, la pace».